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Gasperini: “Kossounou rientra presto, ecco quando! Lookman, Retegui e io chiaro sul futuro”

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Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, ha parlato a DAZN e in conferenza stampa dopo la sconfitta contro la Fiorentina. Ecco le sue parole.
Marco Astori

Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, ha parlato a DAZN e in conferenza stampa dopo la sconfitta contro la Fiorentina. Ecco le sue parole riprese da Tmw.

LA GARA - "Bisogna sempre guardare avanti nella vita, non bisogna guardare indietro. Abbiamo 8 gare da giocare, 5 in casa, ci giocheremo le nostre carte. Nonostante la sconfitta ci rimane un ottimo margine di vantaggio ma dobbiamo cambiare marcia. Ci sono state anche altre gare dove abbiamo faticato e abbiamo perso qualche punto. Oggi eravamo in debito, quando non hai il dinamismo nelle gambe diventa difficile saltare l'uomo. Ora ci sono tante squadre in pochi punti, il calendario diventa importante. Dobbiamo sfruttare questo, anche le altre squadre si toglieranno punti fra di loro. Essere in questa situazione comunque deve essere uno stimolo molto forte".


LOOKMAN E RETEGUI - "Queste son partite in cui non ci sono vie di mezzo e l'Atalanta è questa. Retegui sì rientrava, ma nel primo tempo era il più dinamico: fargli fare 90 minuti era un rischio. Venerdì pomeriggio abbiamo deciso che avrebbe giocato, ma col pensiero di venire qui a fare una certa partita, che non siamo riusciti a fare. Lookman è tornato venerdì ma è quello che crea vivacità e velocità in attacco. Gli altri vogliono più palla addosso. Poi abbiamo provato con Maldini, con Samardzic, Brescianini e Cuadrado, ma lì davanti era una mancanza generalizzata di rapidità giusta".

INFORTUNATI - "Alcuni ci mancano da giugno, indubbiamente è stata una sfortuna. Koussonou potrebbe rientrare presto, se non già la prossima settimana quella prima del Bologna. Però è tutto l'anno che siamo in emergenza, tra difesa e attacco, ma la squadra non ha mai avuto grandi problemi. Oggi però non abbiamo tirato in porta, nonostante ci fossero le condizioni per essere molto più pericolosi".

SOSTA - "Sicuramente la sosta ci ha penalizzato, la prima settimana eravamo pochissimi. Questa cosa non ci ha agevolato. Oggi non avevamo dinamismo nelle gambe per poter mettere in difficoltà i nostri avversari. Oggi abbiamo creato meno, non avevamo energie. Ci abbiamo messo anche del nostro. Nel primo tempo meglio noi, ma poi l'errore al 45esimo ci ha messo in difficoltà. Ora avremo due scontri diretti in casa e dobbiamo ritrovare le giuste energie. Quando capitano queste giornate devi anche avere la forza di archiviarle e non pensarci troppo".

SCUDETTO - "Finito il sogno? Direi di sì, era un sogno impossibile che penso sia sparito nella partita con l'Inter. Però lì avevamo giocato bene. Ora abbiamo squadre che hanno fatto strisce di risultati importanti e ci sono ancora 8 partite. Abbiamo un po' di vantaggio e giocheremo 5 partite in casa su otto. Avremo subito scontri diretti con Lazio e Bologna dai quali dipenderà la classifica, ma anche le altre devono scontrarsi tra loro. Dobbiamo arrivare forti a questo periodo, perché l'Atalanta è terza in classifica nonostante due sconfitte consecutive ed è qualcosa di potente".

PARLATO TROPPO DI LUI - "L'importante è che non ne parli io... Non posso evitare niente. Sono stato molto chiaro sul futuro, che so io, non è un motivo della sconfitta. Ora rimane da finire un campionato straordinario, siamo rimasti terzi e abbiamo comunque 7 punti di vantaggio sulla Fiorentina. Ci sono tante squadre vicine alle quali siamo sempre stati sopra, non solo quest'anno ma anche negli scorsi".

FASCE - "Lì ci siamo un po' annullati a vicenda. Sembravamo avere dalla nostra l'inerzia, il gol subito ci ha creato difficoltà e non abbiamo più avuto energie per recuperare. Come partita è abbastanza facile da decifrare".

ZERO TIRI IN PORTA - "Oggi c'era una difficoltà generale, gli attaccanti sono andati tutti in Nazionale. Il più attivo infatti è stato Retegui, si vedeva che avevamo pochissime possibilità di essere pericolosi. Prendere poi quel gol ci ha messo ancora più in difficoltà. Mi sembrava però che nel primo tempo la Fiorentina avesse più difficoltà di noi".