Atalanta, dal baricentro al modulo e all’attacco: le novità che porterà Palladino

Dopo l'esonero di Juric, l'Atalanta ha scelto di puntare su Raffaele Palladino, ex tecnico di Monza e Fiorentina. Queste le novità che potrebbe portare il nuovo tecnico secondo La Gazzetta dello Sport: "Da Gasp a Juric, l’Atalanta ha messo in conto di applicare, in fase di non possesso, aggressività e intensità in ogni zona del campo, e soprattutto difendendo in avanti, a caccia di recuperi alti nella metà campo avversaria, uomo contro uomo. Ecco, questa è una caratteristica che potrebbe scemare un po’ con la nuova gestione. Palladino, a differenza del maestro Gasp, non è un fanatico dell’aggressione a tutto campo: il baricentro delle sue squadre tende spesso ad abbassarsi, richiamando tutti sotto palla una volta perso il possesso. Il blocco basso è stato una chiave di successo in Viola, anche con copertura più a zona che a uomo. La vera differenza si vedrà nella fase di attacco, forse che quello che più serve all’Atalanta incapace di vincere con continuità in questa stagione. Scamacca e Krstovic come unica punta hanno caratteristiche per aiutare la risalita della squadra - il serbo è maestro nel difendere palla -, ma intorno avranno, a differenza del Kean viola che spesso doveva essere autosufficiente, una batteria di piedi buoni e di incursori che renderanno più variegata, completa e imprevedibile la fase offensiva. E per quanto il 3-4-2-1 sarà il sistema di riferimento - qui sì che si continua a seguire Gasperini - anche perché la rosa è costruita per quello, Palladino ha già dimostrato a Firenze come a Monza di saper allestire assetti diversi in caso di necessità o di strategia: la sua Fiorentina più quadrata ed equilibrata si muoveva intorno a un 4-4-1-1 asimmetrico, in più occasioni si sono visti il 3-5-2 e il 4-2-3-1, che era stato utilizzato anche da Gasp negli anni in cui l’attacco sprizzava di talento. Quello attuale della Dea non è tanto da meno".