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Spinazzola: “Sarò a Wembley con la Nazionale, anche con le stampelle. E dirò ai ragazzi…”

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Leonardo Spinazzola ha confermato che domenica sarà a Wembley per assistere alla finale di Euro 2020 fra Italia e Inghilterra. Prima di partire per Londra ha parlato ai microfoni di Sky Sport raccontando le sue sensazioni dopo l’infortunio...
Andrea Agostinelli

Leonardo Spinazzola ha confermato che domenica sarà a Wembley per assistere alla finale di Euro 2020 fra Italia e Inghilterra. Prima di partire per Londra ha parlato ai microfoni di Sky Sport raccontando le sue sensazioni dopo l'infortunio al tendine d'Achille.

NAZIONALE - "Domani raggiungerò la squadra. Sto bene. Sono più emozionato ora che sono fuori rispetto a quanto lo sarei stato in gruppo. Rimuovere il ricordo dell'infortunio è difficile però ora sto con la mia famiglia e penso alle cose belle della vita che abbiamo e vado avanti su quello".


CRESCITA - "Ho più consapevolezza dei miei mezzi. L'Europeo è il palcoscenico più bello ed importante della mia carriera. Io ho sempre creduto in me stesso ma è stato comunque incredibile".

RUOLO - "L'importante è sempre rialzarsi, mai smettere di credere in sé stessi, e poi io ho penso che un pochino di fortuna devi averne perché gli episodi cambiano la carriera. A me principalmente il ruolo mi ha cambiato la carriera. A 16 anni Baroni al Siena mi disse che per giocare ad alti livelli avrei dovuto giocare da terzino, non ho la foga di fare gol e quello che mi avrebbe penalizzato ad alti livelli se avessi giocato come esterno alto".

INGHILTERRA - "Loro sono una squadra molto forte. Hanno Sancho, Sterling, Foden. Sono giocatori giovani ma fenomenali e quindi ti da l'idea di quanto sia forte questa Inghilterra. Non subiscono gol ma noi abbiamo qualità, siamo un grande gruppo e ce la possiamo fare".

WEMBLEY - “Io sarò lì. Con le stampelle esulterò e sbraccerò. Se dovessimo vincere, sarà un casino per me perché dovrò andare a saltare con tutti. Spero di saltare con una gamba, per tutto il tempo. L’incitamento ai compagni lo darò in aereo, dicendo loro: Ragazzi, ci sono anche io”.