MALDINI - "Io penso di non dovergli dire niente per la stima che ho di lui. Sono cose di spogliatoio che a volte ci stanno, sono cose normalissime. Allo Zenit mi chiesero un profilo internazionale per dare forza al club e io gli dissi il nome di Paolo Maldini. Io lo contattai ma non accettò perchè aveva altre cose da fare e lo Zenit era disposto a tutto".
CRESCITA - "Penso sia il lavoro costante che bisogna fare su una squadra per farla diventare forte, per non distinguere quale sia il campo migliore o peggiore. Avere una mentalità da campione per ottenere il risultato massima. E' una crescita per fare risultati importanti".
CHAMPIONS - "Serata più importante della mia carriera? Io spero che ce ne siano altro più importanti di questa. Siamo a un punto molto alto della nostra carriera. Dobbiamo portare la voglia e l'entusiasmo di dove siamo partiti alla consapevolezza di dove possiamo arrivare".
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