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Spalletti: “Lautaro 90 minuti? Difficile”. Indizio per Nainggolan, su Icardi a secco…

Spalletti: “Lautaro 90 minuti? Difficile”. Indizio per Nainggolan, su Icardi a secco… - immagine 1
Dopo la Sampdoria, ora l’Inter giocherà contro la Fiorentina. In conferenza stampa prima della partita, che sarà domani alle 21, ha parlato Luciano Spalletti. [adv] LAUTARO – “Serve per tutta la squadra, non solo per Icardi....
Guglielmo Cannavale

Dopo la Sampdoria, ora l'Inter giocherà contro la Fiorentina. In conferenza stampa prima della partita, che sarà domani alle 21, ha parlato Luciano Spalletti.

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LAUTARO - "Serve per tutta la squadra, non solo per Icardi. Ieri ha fatto un buon allenamento e quindi è a disposizione. E' stato un periodo fuori, pensarlo per tutta la partita è difficile, ma è un giocatore sul quale contiamo".


BORJA VALERO - "Borja? E’ un po’ colpa mia, ha fatto bene l’anno scorso quando è arrivato, non avendolo fatto giocare dall’inizio quando è stato chiamato in causa ha confermato una grandissima professionalità, dovremmo avere tutti la sua mentalità”.

NAINGGOLAN - "In questo momento gli fa bene giocare per trovare la condizione. E' chiaro che nella ripetitività dell'agonismo delle partite uno accumula. In ogni caso o gioca o rimane fuori (ride, ndr)".

ICARDI A SECCO - “Mediamente sta toccando gli stessi palloni dello stesso anno e lo scorso anno ha fatto 30 gol. Sono io a chiedergli di non rovinare questa media. Toccare i palloni è un dato oggettivo e sarebbe interessante andare a valutare anche quanti palloni può permettere di far toccare ai suoi compagni di squadra e questo si trasforma in spazi per chi gli gioca vicino. Quando uno porta questi numeri, quello che ci gioca contro gli viene involontariamente questa attenzione e voglia di voler essere vicino a quel contesto li”.

BROZOVIC - "Non abbiamo preso un altro giocatore in quel ruolo lì perché sapevamo che lui può prendersi questa responsabilità di essere il regista della squadra e lo fa anche bene perché quando va a impostare lui gioca corto e lungo. Istintivamente è un conoscitore di calcio, ha la bussola per sapere dove andare. Il problema è che è sempre stato un centrocampista, adoperato per attaccare gli spazi e siccome lui ha un bagaglio aerobico incredibile perché fa sempre più strada di tutti gli altri. Al Mondiale ha fatto una partita da 16 km, impressionante. E' chiaro che quando porti questo fardello di corsa nella testa e nei muscoli di un calciatore perdi un po' di qualità ed è quello che lui non dovrebbe fare. Deve essere più bravo a stare in quel recinto centrale, dove passa la maggior parte dei palloni. Ne gestisce allora una quantità corretta e diventa più ordinato".