CHAMPIONS - "L'Eintracht è forte quanto noi, l'abbiamo già guardato e studiato, sarà una sfida difficilissima. Perché poi, come si diceva prima, da qui in avanti proprio perché si vanno ad accumulare situazioni che non ti fanno stare tranquilli sarà più difficile essere così leggeri e creativi, così bravi a creare uno spettacolo che possa essere condiviso da tutti, proprio per la pressione che aumenta in base alle partite giocate".
NAPOLI - "La squadra più forte che abbia mai allenato? Io ho avuto una carriera esaltantissima fin da quando sono partito con i ragazzi, per me è sempre un'emozione fare l'allenatore e andare nello spogliatoio, sentire l'odore dell'erba e far parte di quei momenti lì... Io sono uno fortunatissimo, ho allenato grandissimi calciatori e grandissime squadre e ho sempre dato tutto me stesso. Non ho rimorsi: può succedere tutto, ma vivrò bene perché ho dedicato una vita a questo sport e continuerò a farlo. Quando si fa così diventa più facile accettare gli eventi futuri".
MARADONA - "Noi ce l'abbiamo lì, nello spogliatoio c'è quella statua di Maradona che in molti vanno a toccare. Io pure quando si esce in campo perché lo vogliamo portare nella qualità della nostra squadra: lui è stato uno che ha vinto attraverso il gioco, la qualità, attraverso tutte quelle cose che piacciono ai tifosi. Vogliamo cercare di assomigliargli il più possibile e lo porteremo sempre dietro per gli insegnamenti che ci ha dato".
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