SANTON - "Lo conoscevamo, quando c'è da scegliere si tiene presente tutto. Lui è un calciatore di grandissima qualità, di spessore, sa fare benissimo tutte e due le fasi. Chiaro che se lo metti in un contesto che funziona diventa più facile per lui avere autorità e autostima. Se le cose non vanno bene è difficile che da solo uno risolva, è nell'immaginario di chi vuole fare le cose troppo facili. Nagatomo non ti fa subire niente dalla sua parte, ha reattività e corsa aerobica. Io contro Salah l'anno scorso non l'ho mai visto in difficoltà. Ma è chiaro che nell'altra metà campo le scelte non sono la sua prima qualità. Sulle palle inattive Santon è un'altra cosa ed è un aspetto fondamentale nella composizione di una squadra".
ICARDI - "Oltre ai gol, ha fatto una crescita nelle palle recuperate, prima era quasi a zero, ora è quasi al livello dei mediani. Questo fa crescere le nostre possibilità, c'è ancora tanto margine di miglioramento".
DALBERT - "Calciatori trasformati? Io non motivo nessuno, se uno vuole giocare nell'Inter deve motivarsi da solo. Giocatori come Eder, Joao Mario, Brozovic, Dalbert non li ho mai bocciati, purtroppo ho solo 11 possibilità di scelta, loro possono tranquillamente giocare, così come altri, purtroppo non potete vederli in allenamento".
RANOCCHIA - "Parlando con gli altri ragazzi, discutevamo di dargli una mano e io ho detto che sarebbero stati quelli del Chievo a preoccuparsi di Andrea sui calci piazzati, la prossima volta sarà più fortunato. Vogliamo vedere il fondo delle nostre possibilità".
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