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Spalletti: “Bene Joao Mario, non ho bocciato Dalbert. Icardi ora fa una cosa…”

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Luciano Spalletti si gode la sua Inter che fatto cinque gol al Chievo ed è prima in classifica. Queste le sue parole dopo la partita: “Dal punto di vista fisico avevamo qualche pecca, ci mancavano Vecino e Gagliardini, fortissimi nel gioca...
Guglielmo Cannavale

Luciano Spalletti si gode la sua Inter che fatto cinque gol al Chievo ed è prima in classifica. Queste le sue parole dopo la partita: "Dal punto di vista fisico avevamo qualche pecca, ci mancavano Vecino e Gagliardini, fortissimi nel gioca aereo. Gente come Joao Mario o Borja Valero è stata brava a mettere in campo tutto il proprio repertorio. Per essere una grande squadra bisogna avere tutto, linea difensiva che sa interpretare tutte le situazioni e che tutti raggiungano la stessa quota di corsa. Il salvadanaio dei meriti è di tutti anche di quelli che hanno giocato meno come Joao Mario o Ranocchia".

JOAO MARIO - "Si è fatto trovare prontissimo, ha fatto una grande partita al di là dell'occasione fallita. Chi gioca al posto degli altri non gli è inferiore. Io faccio la formazione non bocciando, ma scegliendo. Io faccio la formazione scegliendo e non bocciando, io non ho mai bocciato chi ha giocato di meno. Noi abbiamo ancora da consolidare, da rafforzare e lavorare. Si diceva che il centrocampo era leggero, ma contrasti  e recuperi sono stati uguali e nel possesso palla siamo migliorati molto. Siamo attenti a bocciarlo perché poi magari chi fa l'esame la spiega tutta a te che fai il professore... Io non ho riserve".


SANTON - "Lo conoscevamo, quando c'è da scegliere si tiene presente tutto. Lui è un calciatore di grandissima qualità, di spessore, sa fare benissimo tutte e due le fasi. Chiaro che se lo metti in un contesto che funziona diventa più facile per lui avere autorità e autostima. Se le cose non vanno bene è difficile che da solo uno risolva, è nell'immaginario di chi vuole fare le cose troppo facili. Nagatomo non ti fa subire niente dalla sua parte, ha reattività e corsa aerobica. Io contro Salah l'anno scorso non l'ho mai visto in difficoltà. Ma è chiaro che nell'altra metà campo le scelte non sono la sua prima qualità. Sulle palle inattive Santon è un'altra cosa ed è un aspetto fondamentale nella composizione di una squadra".

ICARDI - "Oltre ai gol, ha fatto una crescita nelle palle recuperate, prima era quasi a zero, ora è quasi al livello dei mediani. Questo fa crescere le nostre possibilità, c'è ancora tanto margine di miglioramento".

DALBERT - "Calciatori trasformati? Io non motivo nessuno, se uno vuole giocare nell'Inter deve motivarsi da solo. Giocatori come Eder, Joao Mario, Brozovic, Dalbert non li ho mai bocciati, purtroppo ho solo 11 possibilità di scelta, loro possono tranquillamente giocare, così come altri, purtroppo non potete vederli in allenamento".

RANOCCHIA - "Parlando con gli altri ragazzi, discutevamo di dargli una mano e io ho detto che sarebbero stati quelli del Chievo a preoccuparsi di Andrea sui calci piazzati, la prossima volta sarà più fortunato. Vogliamo vedere il fondo delle nostre possibilità".