MIHA - “Con Mihajlovic siamo tutti fratelli. Tutti noi che abbiamo vissuto il suo difficile percorso, sentiamo il rapporto che c’è stato e sempre ci sarà. Abbiamo sofferto con lui, da lontano e da vicino. Sono stati anni diversi da tutto, da sempre. Una cosa mi è dispiaciuta: non ci siamo salutati, spero possa capitare presto”.
THIAGO MOTTA - “Dico solo che stiamo lavorando forte, più di prima: mi piace. Questa squadra è piena di talento ma senza lavoro col talento ci fai poco. Magari la Juve può lavorare un po’ meno perché può affidarsi a giocatori di altissima qualità, anche se non credo lo faccia; ma noi no, quando le cose non vanno bisogna lavorare il doppio. Mi è piaciuta molto la prima cosa che ha detto a tutti noi: “Voi fate quello che vi dico io e se sbagliate sarò sempre io il responsabile, davanti a voi e alla stampa”. E’ un discorso che mi ha rasserenato. Lui è stato un grande campione e sa come ci si rapporta ai giocatori: si lavora duro ma poi interagisce con noi, scherza, non è permaloso”.
CRITICHE - “Zero. A me interessa il giudizio del tecnico. Se dovessi stare dietro a tutte le critiche dei social, beh, uscirei di testa. Il problema è che fai 3 partite alla grande e basta una ca… per essere definito scarso. Solita storia… A me i clean sheet piacciono tanto. L’anno scorso dicevamo di volerne raggiungere 8, ricordo che ero sotto la doccia e uno da lontano disse “Ne faremo dieci”. Siamo arrivati a 13. Per ora solo in Coppa Italia non abbiamo preso gol e questo mi fa rosicare”.
PALLONE D’ORO DEL BOLOGNA - “Nel Bologna a Schouten”.
NUOVI - “Chi mi piace? Posch: uno tosto. E Zirkzee: si vede che ha qualità profonde”.
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