news

“Sette regole per fare il fantacalcio coi soldi veri. Dove Icardi mi costa 10 centesimi”

“Sette regole per fare il fantacalcio coi soldi veri. Dove Icardi mi costa 10 centesimi” - immagine 1
Il nostro fantacalcio esiste ormai da una decina di anni, ma è dal primo anno di Hamsik in Serie A che io cerco di cambiare qualcosa. Perché non è possibile prendere Marek, allora un ragazzino a un solo fantamilione e poi l’anno dopo...
Fabrizio Romano

Il nostro fantacalcio esiste ormai da una decina di anni, ma è dal primo anno di Hamsik in Serie A che io cerco di cambiare qualcosa. Perché non è possibile prendere Marek, allora un ragazzino a un solo fantamilione e poi l’anno dopo vederlo con un’altra maglia perché il suo prezzo è andato oltre quello che io ritengo il prezzo massimo per un centrocampista. Così nella stagione 2012/13, durante le ferie d’agosto decido di mettere al lavoro i miei neuroni e metto nero su bianco quello che nella mia testa circolava già da qualche tempo: asta con soldi veri e giocatori di proprietà. Idea fantastica per me, fantascienza per gli altri 9 fantallenatori della Lega Super10. Qualche giorno prima dell’asta comunico la mia idea agli altri e sorgono fuori le domande che tutti credevano di trovarmi impreparato. Alla fine li convinco. Le regole sono semplicissime:

1 – Budget di €100 per tutti. Il tetto massimo è importante perché a noi gli sceicchi non piacciono…

2 – Prezzo minimo €0,10.

3 – €30 aggiuntivi per il mercato di gennaio.

4 – €2 sarà il costo di ogni cartellino che si vorrà rinnovare l’anno successivo.

5 – I soldi avanzati dagli anni precedenti si possono accumulare.

6 – Esistono comproprietà e prestiti.

7 – Quota minima di partecipazione €50 anche se compri 25 giocatori a €0,10.

Con queste 7 semplici regole diamo inizio al primo anno di grande rivoluzione. Ovviamente non è stato semplice gestire la prima asta con soldi veri, ma se sei bravino con le proporzioni ne vieni fuori abbastanza agile. Avevo preso gente come El Sharaawy, Palacio, Pogba, Gabbiadini, Cassano, Romero, Neto (panchinaro) spendendo circa €70. A fine anno arrivo terzo. Ma so di avere giovani di grande valore in rosa e il prossimo anno vestiranno ancora la maglia della mia società, La Seleccion, e questo mi fa dormire sonni tranquilli.


L’anno dopo vendo Palacio a €27 (pagato €13); El Sharaawy per €27 (pagato €4) più il cartellino di Ranocchia; Cassano 28 (pagato €14); e così via fino a ritrovare nelle casse della società ben €194 per l’asta d’agosto. Quell’agosto in cui nella nostra Serie A sbarcavano bomber come Higuain, Tevez e… Mario Gomez. Proprio lui, sì, è stato il mio investimento più grosso (€72!!!!). Insieme a lui prendo anche Carlitos (€71,2). Poi sappiamo tutti come è andata con Mario, meglio lasciar perdere!

Purtroppo la mia fede interista mi porta a fare follie, come esempio dare via Tevez per Milito e Hernanes dopo solo 4/5 mesi. Avendo Milito decido di offrire uno scambio e propongo Gabbiadini per Icardi, quell’Icardi appena arrivato all’Inter e mai titolare a causa di diversi infortuni. Ma Icardi, un anno prima, era stato pagato ben €40 quando vestiva la maglia blucerchiata. Il mio Manolo invece fu pagato solo €0,10. Dieci centesimi. Il più bell’affare della mia gestione! E vi ho detto tutto...

Le soddisfazioni più belle sono anche quelle di prendere le cosiddette scommesse di squadre di media-bassa classifica e che magari dopo una bella stagione cambiano maglia e approdano in un club più blasonato. La parte più brutta? Le voci di mercato che tirano in ballo i tuoi “tesserati” e che ti fanno stare col fiato sospeso ad ogni sessione di mercato. FC La Seleccion non ha ancora vinto nessun titolo, ma è una società solida e continuamente attiva sul mercato alla ricerca del colpo giusto, al momento giusto!

Gabriel