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Sarri: “Immobile va al di là dei numeri: ecco perché è così amato alla Lazio”

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Dopo il ko per 4-0 contro la Fiorentina, l’allenatore della Lazio Maurizio Sarri ha parlato a Sky, DAZN e in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da lalaziosiamonoi.it: “Difesa? Segnale buono. Dobbiamo dare...
Alessandro Cosattini

Dopo il ko per 4-0 contro la Fiorentina, l'allenatore della Lazio Maurizio Sarri ha parlato a Sky, DAZN e in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da lalaziosiamonoi.it: "Difesa? Segnale buono. Dobbiamo dare continuità. Prima o poi i gol si prendono ma la solidità ti risolve i problemi. Abbiamo difeso troppo bassi a un certo punto causando occasioni caotiche in area".

VECINO - "Regista? Oggi era una necessità. Cataldi non ce l’ha fatta per un disturbo di questa notte. Marcos Antonio non fa 90 minuti da gennaio. Era impensabile andare oltre i 60/65. Avevo già parlato con Vecino e Luis e gli avevo detto che uno dei due avrebbe fatto il play. Essendo in vantaggio ho preferito quello fisico. Vecino è uno che sprizza energia e la trasmette ai compagni, un giocatore affidabile e per noi sta diventando importante".


IMMOBILE - "Ho visto il Pipita ha fatto altri due gol in MLS, ci sta che non si ritiri più neanche (ride, ndr). Ciro è speciale nell’atteggiamento. Ha un'umiltà e una disponibilità nonostante i suoi numeri. Capisco perché il popolo laziale è innamorato di lui. Al di là dei numeri ha qualcosa di speciale. È talmente disponibile che è un piacere averlo nello spogliatoio. Questo è un gruppo che ti fa innamorare. Ci lavori bene e hanno predisposizione a venirti incontro. A livello di mentalità ha ancora qualcosa da mettere a posto".

AMBIENTE - "Io non l’ho mai nascosto che alla Lazio sto bene. Sto bene con i giocatori, con l’ambiente a Formello, il pubblico è stato una sorpresa straordinaria: ti entra nella pelle dopo un po’ che ci sei. Ho ritrovato al voglia di allenare in questo ambiente e devo io ringraziare i tifosi, non loro me".

EUROPA LEAGUE - "Quest'anno abbiamo la sindrome del giovedì più che della terza partita in una settimana. L'Europa è dura, così è infattibile. Non a caso delle qualificate solo noi abbiamo dei punti in più, e anche all'estero funziona così: il Marsiglia perde con l'Ajaccio in casa, il PSG pareggia. In campionato stiamo facendo un buon percorso, ma è una maratona ed è come pensare come stai bene e com'è facile la corsa al decimo chilometro per ritirarsi poi al ventesimo: è roba lunga, seria, ci vuole coscienza. Per dire ciò che siamo in certe realtà è presto, il campionato è anche strano".

MARUSIC - "Non so, non l'ho rivisto e neanche il dottore".

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