BREAKING – Milan, ecco l’esito degli esami strumentali di Gabbia e cosa filtra sui tempi di recupero
DE LIGT - "La Juve ha fatto bene. Ci sono due tipi di operazioni: le relative, soggette a discussioni e opinioni, e le assolute, nel senso di indiscutibili. La partenza di De Ligt rientra nella seconda categoria, di fronte a certe cifre bisogna andare assolutamente all’incasso. La Juve non può appoggiarsi sempre alla holding della famiglia Agnelli, deve stare attenta ai conti come tutti. Il calcio deve produrre ricchezza per l’azienda, intendo i club, e spettacolo per la gente. I tifosi non possono pretendere che l’azionista di maggioranza metta sempre mani alle sue tasche per risanare i bilanci".
SPALLETTI - "Lo vedo nervoso e vorrei averlo davanti a me, con lo sguardo perso nel vuoto e con la capacità di dissimulare tutto grazie all’ironia toscana. Luciano me lo immagino in preda alla febbre del lavoro, sveglie all’alba e furia. All’ultimo tuffo De Laurentiis farà le cose che deve, con sofferenza, ma le farà, e Spalletti riporterà il Napoli alla competitività".
MIHAJLOVIC - "Sinisa è uomo di un coraggio esemplare, lo considero un fratello minore. Ha un’energia titanica e la investe su se stesso per vincere la sua guerra, senza lesinare sforzi per la sua squadra, che non ha mai abbandonato, neppure nei momenti più bui della malattia".
IERVOLINO - "Un piccolo litigio che si è poi ingrandito, ma non ne voglio parlare. Vicenda chiusa, senza strascichi legali.Auguro ogni bene a Iervolino, alla Salernitana, alla sua gente straordinaria, bellissima, educata. Nei sei mesi a Salerno sono stato amato come mai, senza invadenza. Sapevano che per la mia salute delicata non avrei mai dovuto prendere il Covid e con garbo tenevano le distanze, per tutelarmi. Ci siamo salvati con un filotto di nove punti in otto giorni (ad aprile; n.d.r) e nessuno ci toglierà questa impresa".
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