LUIS ENRIQUE - “Se mi piacerebbe rivederlo in Serie A? Enormemente, è cresciuto, è all’altezza dei grandissimi. Al Milan con Massara? Ammesso che sia un tema la sostituzione di Pioli, non è escluso che lo faccia. Anzi: per come lo conosce, non può non avere un pensiero su di lui”.
ALLEGRI - “È il Gattopardo, l’uomo del “tutto cambia perché nulla cambi”. La Juve è sempre lei: arrivare secondi, perché seconda è sul campo, è una gran medaglia. Pensi che lavoro ha fatto il Gattopardo: ha tenuto in piedi lo spogliatoio dopo il -15”.
CONTE - “Lui è così: quando non raggiunge i risultati, non è tipo che filosofeggia, si incazza come una iena. Lascerà il Tottenham, lo vedo in Italia l’anno prossimo”.
MOURINHO - “È la prassi fatta uomo. Fa un calcio speculativo, io non lo amo. Ma riesce a piegare la squadra al suo progetto. Tu sai perfettamente che tipo di partita farà la Roma, sempre. È una squadra che resta costantemente incollata alle partite: il derby di domenica, giocato per larga parte in 10, sarebbe finito 0-0 senza la doppia invenzione di Anderson e Zaccagni. Se arriva quarto ha fatto un’impresa: non ha una rosa all’altezza, traballa in molti reparti, Dybala è l’unico vero fenomeno”.
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