GASPERINI - "Al Genoa dirò sempre grazie perché mi ha portato in Italia e mi ha dato fiducia, ma lì ho giocato per non retrocedere e ho cambiato sei allenatori in due anni: così diventa difficile crescere. Gasperini, se lo ascolti e ti alleni bene, ti sta dietro passo dopo passo e ti fa migliorare sotto ogni aspetto. Prima di conoscere lui ero tatticamente un disastro, non capivo niente. Oggi mi sento più maturo, più in fiducia, tanto che in campo mi permetto pure qualche consiglio ai compagni. E quest’anno sono diminuiti i “gialli” presi».
ATALANTA - "Per essere un difensore dell'Atalanta prima di tutto bisogna stare bene, perché c’è tanto da correre. A noi piace giocare nella metà campo avversaria, per far questo la squadra sale e dunque saliamo anche noi difensori. Quando gli avversari si chiudono cerchiamo la superiorità numerica portando avanti uno dei tre che stanno dietro: dunque, a turno, io, Toloi, Palomino o Djimsiti. Però, alla fine, il nostro compito resta quello di far giocare male gli attaccanti".
RISCATTO - "Aspetto che il presidente Percassi mi dica: “Romero, sei nostro”.Spero che arrivi presto questa bella notizia".
COPPA ITALIA - "Cosa ci manca per vincere? L’episodio a favore. Ma manca poco. Di vincente abbiamo la mentalità e il campionato straordinario fatto e la finale di Coppa ci hanno portato altra esperienza. Se questo gruppo si conserva com’è, può solo migliorare".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/97446e47d72f0d7d2b2bb0ecc19770df-e1765957171277.jpeg)