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Ribery: “Vlahovic? Si aspettano tanto, ma ce la farà! Chi farà la differenza nella Juve”

Alessandro Cosattini

A tutto Franck Ribery. Il fuoriclasse francese si è raccontato a La Gazzetta dello Sport verso la nuova stagione, dopo l’incredibile salvezza raggiunta l’anno scorso con la Salernitana: “Sono fiero di me, la passione è una inesauribile...

A tutto Franck Ribery. Il fuoriclasse francese si è raccontato a La Gazzetta dello Sport verso la nuova stagione, dopo l’incredibile salvezza raggiunta l’anno scorso con la Salernitana: “Sono fiero di me, la passione è una inesauribile fonte di energia. Ho 39 anni, ma spero di andare avanti ancora. Quando ero bambino, restavo a giocare fino alle 2 del mattino per le strade del quartiere. E oggi Ribery ha ancora la stessa voglia del bimbo Franck”.

ITALIA - “L’Italia mi è sempre piaciuta: la mentalità, la lingua, il cibo. Firenze è meravigliosa e ha un pubblico incredibile. E poi Salerno... Ho trovato grande affetto: qui vivono tutti per il calcio. Quando non vinciamo vedo la tristezza negli occhi dei tifosi e mi dà fastidio. Io non sono tanto bravo ad accettare le sconfitte, non ho mai imparato. L’anno scorso ho capito che la situazione era difficile e ho fatto di tutto per raggiungere la salvezza. È diverso dalla vittoria di una coppa, ma le emozioni sono immense: quell’impresa resterà per sempre nel mio cuore”.

SPOGLIATOIO - “Io voglio bene a tutti. Nello spogliatoio parlo e cerco di dare l’esempio. Un piccolo dettaglio fa la differenza. Ci sono ragazzi che si intristiscono per un passaggio sbagliato e allora intervengo io. Abbiamo anche la fortuna di avere un grande allenatore: Nicola è il top. Vive per il calcio, è sempre motivato”.

IERVOLINO - “Come mi ha convinto a restare? Non ne ha avuto bisogno. Quando vedo una persona come lui, che trasmette fiducia e concretezza, io vado avanti sereno”.


L’ETÀ - “La testa ascolta il corpo e si regola. Io voglio andare al massimo, ma per riuscirci a volte devo rallentare e riposare. A 39 anni ci sta che il fisico ogni tanto abbia qualche problema. Ma il campione crede nelle cose, si avvicina giorno per giorno all’obiettivo”.

POGBA - “Pogba alla Juve può fare la differenza. È un grande giocatore anche se è difficile capire cosa gli sia successo allo United”.

VLAHOVIC - “A Dusan voglio molto bene, è speciale, forte mentalmente, lavora tanto e farà una grande carriera. Alla Juve ha molte responsabilità, tutti si aspettano di più da lui, ma ce la farà”.