ISAKSEN - Dal ritiro della Danimarca, Gustav Isaksen, esterno della Lazio, è tornato così sul periodo in cui ha sofferto di mononucleosi: "Dopo un allenamento ero distrutto, avevo un freddo pazzesco e mal di gola. Nei 14 giorni di isolamento a Formello per evitare di contagiare i compagni non riuscivo a deglutire, avevo la febbre e fissavo il soffitto, stavo impazzendo. Ero tornato ai tempi del Covid. È stato un lungo conto alla rovescia, la stagione si avvicinava ed io, in disparte, saltavo le amichevoli. Dal balcone salutavo Provstgaard quando si avvicinava per farmi compagnia. Il mio sogno è giocare il Mondiale. A settembre la Lazio ha preferito farmi rimanere a Roma e sfruttare la sosta per lavorare sulla tattica con Sarri. In questo avvio avrei voluto giocare di più: mi sento in discreta forma, sto facendo di tutto per tornare al 100%".
POLITANO E LOBOTKA - Oggi si capirà quanto a lungo staranno fuori Matteo Politano e Stanislav Lobotka dopo i rispettivi stop contro il Genoa. Come fa sapere Il Mattino," è chiaro che anche ieri entrambi abbiano avuto contatti diretti con lo staff medico del Napoli per le sensazioni che valgono anche più di quello che diranno gli esami. C’è un po’ di apprensione per Matteo: il fastidio muscolare è un qualcosa che il club conosce già molto bene. Politano ha confessato immediatamente ai medici in campo che ha provato a fermarsi appena c’è stato il minimo allarme: una scelta che non significava alzare bandiera bianca, ma evitare il peggio. L’obiettivo, ma è più che altro una speranza al momento, sarebbe non rinunciare a lui per la sfida al vertice contro l’Inter. Ma resta impossibile fare previsioni con questo tipo di problemi. Vuole esserci Lobotka, vuole provare a superare il problema all’adduttore in un lampo. Lo ha detto sia ai medici del Napoli che ha quelli della sua nazionale. Conte si augura di poterlo ritrovare per la sfida Champions in Olanda, magari affidando un ulteriore turno di riposo contro il Torino".
MILINKOVIC - Niente Serbia per Vanja Milinkovic-Savic, fermatosi per un problema alla schiena. Un fastidio, spiega Il Mattino, "che era presente già domenica contro il Genoa ed è stato gestito dallo staff medico azzurro. E che per la prossima settimana dovrebbe vedere l’estremo a riposo per poter recuperare al meglio. Non preoccupa in vista del Torino, ma per la sua nazionale non ci sarà".
ROMA - Niente Brasile per Wesley: l'esterno della Roma non è partito per la sua nazionale a causa di una contusione, ma come conferma La Gazzetta dello Sport le sue condizioni non preoccupano ed è una scelta precauzionale. Per quanto riguarda Leon Bailey, invece, è pronto a rientrare in gruppo dopo l’unico allenamento del 21 agosto in cui rimediò una lesione miotendinea al retto femorale che lo ha tenuto ai box quasi due mesi.
KRISTENSEN - Più di un mese di stop, sei settimane per la precisione, con tanti saluti alle prossime cinque giornate di campionato: questo il responso svelato dal Messaggero Veneto sull'infortunio subito da Thomas Kristensen, centrale dell'Udinese. Si legge: "Eccola qui, in attesa dell’ufficialità, la previsione sui tempi di recupero del difensore centrale infortunatosi alla gamba sinistra in sede di rifinitura a poche ore dalla sfida al Cagliari. L’infortunio è piuttosto serio, visto che si parla di uno stiramento che potrebbe metterlo ai box per il prossimo mese e mezzo. Calendario alla mano, salterebbe così la ripresa a Cremona e le successive sfide con Lecce, Juventus, Atalanta e Roma. Per la terza sosta autunnale dovrebbe clinicamente guarire, in tempo per inserire poi altre due settimane di ricondizionamento fisico, necessarie per riaverlo sabato 22 novembre contro il Bologna".
DAVID - Periodo no per Jonathan David, dopo i gol sbagliati tra Villarreal e Milan. Ma le prestazioni negative del canadese non fanno cambiare idea in casa Juve, anzi: "Verdetto? Niente bocciatura, anzi: l’immediato futuro al centro dell’attacco della nuova Juve sarà ancora suo perché il modo di vivere la partita del canadese al tecnico Igor Tudor piace. Prima David, poi gli altri. Prima il centravanti inseguito con forza nell’estate di mercato, poi chi non ha voluto cambiare aria nonostante le opportunità in campo fossero concrete: Dusan Vlahovic, esaurita la piccola, grande magia - gol e ancora gol partendo dalla panchina - è destinato ad inseguire il collega ex Lille e a dimostrare al mondo intero che togliergli spazio sarebbe un controsenso sebbene il serbo viaggi con il contratto in scadenza. Tradotto: si va avanti con David, al netto di un cambio di modulo allo studio che potrebbe favorirne la convivenza con lo stesso Vlahovic o con il belga Openda", spiega La Gazzetta dello Sport.
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