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Presidente Spezia: “Bastoni e Maggiore come Berardi al Sassuolo. E sogno nuovi Modric”

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Il presidente americano Philip Platek, accompagnato dal ds Riccardo Pecini e dal responsabile della comunicazione Gianluca Parenti, ha parlato in esclusiva a Tuttosport della stagione del suo Spezia. Ecco i principali passaggi dell’intervista:...
Alessandro Cosattini

Il presidente americano Philip Platek, accompagnato dal ds Riccardo Pecini e dal responsabile della comunicazione Gianluca Parenti, ha parlato in esclusiva a Tuttosport della stagione del suo Spezia. Ecco i principali passaggi dell’intervista: “Serie A? Perché i club della Mls Usa costano troppo (ride). Scherzi a parte, perché è un buon investimento. La Serie A in questo momento è sottostimata, c’è un grande margine di crescita. La Serie A è un buon prodotto, ma deve essere venduto meglio all’estero. Negli Stati Uniti in modo particolare. È una questione di marketing più che di prodotto. Spesso leggo o sento pessimismo sul prodotto, ma il campionato è bello, adesso ci sono quattro squadre che possono vincerlo, il finale è particolarmente avvincente. Il problema è come viene presentato”.

COLPI ALLA BUFFON-PARMA - “Noi e il Parma siamo club con dna diversi. Io, personalmente, apprezzo tantissimo Giorgio Chiellini, un campione e un vero leader. Però…. Sogno che il ds Pecini, che ai tempi di Tottenham e Monaco scovò i giovanissimi Modric e Mbappé, mi trovi un nuovo Modric o un nuovo Pirlo per lo Spezia. Giocavo a centrocampo e amo i calciatori che, oltre alle qualità tecniche, hanno cervello e pensiero. Quelli che in ogni momento sanno se sia meglio passare la palla o cercare il gol”.


ZANIOLO DI LA SPEZIA - “Mi sembra difficile riportarlo qui, anzi direi proprio impossibile. Piuttosto mi piacerebbe che Maggiore e Bastoni diventassero per lo Spezia delle bandiere stile Berardi al Sassuolo”.

GOL - “Non fatemi scegliere, però se chiudo gli occhi e penso a un bel gol mi viene in mente la rovesciata di Verde contro la Lazio”.

THIAGO MOTTA - “Come ci relazioniamo? Con enorme rispetto, perché quando un presidente inizia a discutere le decisioni del suo allenatore è il primo passo verso il disastro. Però mi piace molto andare a vedere gli allenamenti, studiare come lavora. A volte Thiago mi sorprende con le formazioni, può capitare che io pensi: ma cosa ha fatto? E poi alla fine ha ragione lui. È molto bello confrontarsi con Thiago, il calcio per me rimane anche una passione”.

LEAO - “L’avversario più impressionante? Leao del Milan. È impressionante il suo mix di velocità, tecnica e forza”.