MERCATO -"Noi conosciamo l’ambizione di chi c’è al vertice, quello che hanno fatto con il Milan. Io dissi “Pensiamo alla salvezza” e Galliani mi bacchettò, correggendomi: decimo posto. Resto convinto che la salvezza sia il primo obiettivo, quello sicuro: del resto si può riparlare a fine campionato”.
FASCIA DA CAPITANO - “Pesa, ma non la sento pesante. La mia fascia è la maglia del Monza: il simbolo del capitano ce lo metto semplicemente sopra”.
ADDIO ATALANTA - “Ero diventato quasi più un attaccante esterno e non sono riuscito a fare il meglio: sono caratteristiche che non ho. Avrei avuto meno spazi e ho fatto questa scelta. Ma non è stata una separazione traumatica: soluzione soddisfacente per tutti, e continuo a sentire tanti di loro, dal presidente a Gasperini. Bergamo per me è stata una casa accogliente: ci sono entrato ragazzino e uscito da campione d’Europa. E a Bergamo continuerò a sentirmi di casa”.
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