Sull'essere capitano: "Ho avuto capitani esemplari nella mia carriera, per questo ho preso tanti spunti positivi. Io non sono un capitano che urla o vende fumo, preferisco parlare coi miei compagni in ambito privato, magari in settimana o nello spogliatoio. Chiaramente a volte la tensione va a mille e capita di gridare per svegliare qualcuno, soprattutto i giovani. I ragazzi di oggi dopo due partite spesso si sentono arrivati, io cerco di far capire loro cosa non va attraverso la mia esperienza. Anche io sono stato giovane e facevo tante cavolate, sbagliando si impara, ma se puoi sbagliare meno è meglio".
Su cosa si comprò col primo stipendio: "Il primo vero stipendio era molto basso, avevo 14 anni ed era solo un rimborso spese. L'Arsenal de Sarandí mi fece infatti subito un contratto per blindarmi visto l'interesse di Boca e River. Andavo ancora a scuola a quei tempi, mi ricordo che comprai panini e bibite per tutti. Fu un bel momento".
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