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Palladino: “Cosa mi ha detto Stroppa post esonero. Quando mi hanno proposto la panchina…”

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Prende la parola Raffaele Palladino. Così l’allenatore del Monza nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport in vista della ripresa: “Credo innanzitutto che nel calcio italiano si debba avere più coraggio, io ne sono la...
Alessandro Cosattini

Prende la parola Raffaele Palladino. Così l'allenatore del Monza nell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport in vista della ripresa: "Credo innanzitutto che nel calcio italiano si debba avere più coraggio, io ne sono la dimostrazione lampante. Spero che adesso si sia rotto l’argine, perché mi è sembrato ci fosse un muro o comunque la diffidenza a promuovere allenatori giovani. Non c’è bisogno di avere vent’anni di esperienza: quella si acquisisce col tempo, anche sbagliando".

CANTERA ALLENATORI - "Direi di sì, basta voler imparare di continuo. Io ad esempio guardo molte partite nell’arco di una settimana. Mi piace studiare anche le squadre estere, e mi confronto molto con i colleghi. Anche quando ho dovuto stabilire come comportarmi nell’arco di questi due mesi senza campionato. C’è chi ha preferito giocare di più, altri invece erano orientati in modo diverso".


SOCIETÀ - "Sempre partendo, però, dalle condizioni in cui ho lavorato all’inizio. La società non ha mai parlato di me come di un allenatore a d interim, ma ho avuto piena libertà. Galliani e Berlusconi hanno fatto una scelta coraggiosa e visionaria. Del resto, le loro sono state spesso intuizioni singolari e vincenti. Adesso col Monza la strada è tracciata, perché siamo venuti fuori da molte complicazioni e da una situazione delicata".

LEZIONE - "La mentalità: a me interessa molto il modo di affrontare le partite. Per dire, mi rifaccio sempre a una sconfitta: quella di Roma contro la Lazio, lì ho visto una squadra che ci credeva. Ho percepito qualcosa di positivo: soltanto così possiamo alzare il nostro livello. Alla fine della partita di Roma, Galliani è sceso negli spogliatoi a esprimere soddisfazione nonostante il risultato".

STROPPA - "Siamo un gruppo forte e coeso, domenica abbiamo visto la finale dei Mondiali qui a Monzello tutti insieme. Trovare determinate alchimie è importante. I numeri dicono che siamo la squadra di Serie A che ha fatto ruotare più giocatori: anche questo è un valore indicativo. Nonostante avessi appena preso il suo posto in panchina, Stroppa mi ha contattato subito ed è stato molto gentile: “Spacca tutto, in bocca al lupo”, ha detto».

SÌ AL MONZA - "Penso a quando mi è stato proposto di prendere in mano la prima squadra: all’inizio, le persone che avevo attorno mi hanno trasmesso un po’ di ansia e titubanza. Ho riflettuto sul fatto che si potesse andare oltre le difficoltà, io sono così: intrigato dalle grandi sfide, non mi spaventa nulla".