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Palladino: “Allenare mi ha fatto perdere la testa. Quando ho visto Pablo Marì mi ha detto…”

Alessandro Cosattini

Raffaelle Palladino, allenatore del Monza, ha parlato così a La Gazzetta dello Sport in vista della ripresa del campionato: “Anche un anno fa ero qui al centro sportivo per preparare la partita di campionato contro il Venezia. Sono cambiate le...

Raffaelle Palladino, allenatore del Monza, ha parlato così a La Gazzetta dello Sport in vista della ripresa del campionato: “Anche un anno fa ero qui al centro sportivo per preparare la partita di campionato contro il Venezia. Sono cambiate le responsabilità, è un sogno. Si tratta di una crescita quotidiana. Cerco di portare questi insegnamenti anche al di fuori di qui. Mi sembra che si sia rotta la barriera di diffidenza verso allenatori giovani. Silvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno avuto coraggio con me e io lavoro per il bene del club”.

ALLENARE - “Mi ha fatto perdere la testa, mi piace di più allenare di quanto mi piacesse giocare. Fa un po’ invecchiare, ho qualche capello bianco (ride, ndr), ma niente mi pesa. Ho iniziato a informarmi sulle proposte tecniche dei miei allenatori con Juric. Mi ha aperto un mondo, mi sono ascoltato. I principi di gioco sono molto simili a quelli di Gasp. Ma ho avuto anche Lippi, Deschamps, Ranieri. Ho preso un po’ da tutti e ho studiato io. La cosa più sbagliata è fare copia&incolla”.

BERLUSCONI E GALLIANI - "Non scorderò mai la telefonata che feci a casa, a mamma Rosa e papà Guglielmo. Mamma era spaventata, mi viene da sorridere a ripensarci. Mi disse “Ma sei sicuro? È difficile!”. Erano spaventati, poi hanno pianto di gioia dopo la vittoria contro la Juventus”.

RIPRESA - “Ha ragione, parole fondamentali. Alla fine non abbiamo fatto niente, gennaio sarà tosto. Pensiamo alla salvezza prima di tutto, dobbiamo alzare il livello”.


PABLO MARÌ - “La preoccupazione di non sapere. Ho avuto paura. Quando l’ho visto, tremava. Ma mi ha detto :“Torno presto mister””.