E qualche giocatore si lamenta delle sue pagelle: "Certo. Poi dicono tutti “no, ma io non leggo le pagelle, a me non frega niente. I giornalisti non capiscono nulla” , però le leggono tutti e qualcuno si lamenta, qualcuno fa fare le telefonate all’amico, qualcuno si lamenta con la moglie, il procuratore però poi dipende dal grado di confidenza che hai con il giocatore. A volte, magari, se è uno che conosci un po’ meglio allora la telefonata te la fa; altre volte non te la fa però ti viene quello dell’ufficio stampa e ti dice che si è lamentato perché l’altro giorno gli hai dato solo 6. All’inizio ero dispiaciuta perché, più che altro, alcune reazioni erano state abbastanza forti però ormai ci ho fatto l’abitudine. Mi dispiace di più, sinceramente, quando, più che dei giocatori di cui mi frega veramente poco, mi arrivano gli insulti dei lettori. Io capisco che uno dice “chi se ne frega”, però un’altra cosa è quando tu fai le pagelle in notturna che vuol dire scrivere in poco tempo, non rivedere nulla, fidarti un po’ di quello che ti dicono gli altri perché se ti chiama il collega che vedeva la partita in tv alla redazione e che fa la moviola e che ti dice “guarda che lì il giocatore ha tenuto in gioco tutti, ha prodotto il gol, è colpa sua”, uno magari poi si fida, la firma ce la metti te e il giorno dopo ti massacrano. Ci faccio un po’ il callo: io non amo fare le pagelle però fa parte del lavoro e quando le devo fare le faccio".
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