A tutto Riccardo Orsolini. L’attaccante del Bologna verso il posticipo di stasera contro il Torino si è raccontato in esclusiva al Corriere di Bologna: “Thiago Motta ha dato un’impronta chiara, siamo entrati subito in sintonia e anche io ho...
A tutto Riccardo Orsolini. L’attaccante del Bologna verso il posticipo di stasera contro il Torino si è raccontato in esclusiva al Corriere di Bologna: “Thiago Motta ha dato un’impronta chiara, siamo entrati subito in sintonia e anche io ho fatto il salto di qualità. Sono 4-5 mesi che non penso a niente, non ho negatività addosso. Mi godo il momento, sono felice, ho la testa libera, vado in campo e mi diverto: l’unica idea è fare gol”.
MOTTA - “Quando c’è un cambio di allenatore o si parte subito a bomba o ci si ferma. Alla prima con l’Empoli ero titolare, brutta partita, esco tra i fischi (meritati) e mi fanno molto male, ma sapevo che prima o poi sarei venuto fuori. Sosta Mondiali? È stata utile al mister che ci ha spremuti come limoni. Ha rifatto la preparazione estiva”.
ARNAUTOVIC - “Gol quando manca lui? Lo so, glielo dico sempre, tutti i giorni. Lui mi risponde: “Guarda, se continui così posso pure stare seduto”. Allora gli ho detto: “Ah, ok, allora aspetta un altro po’ a tornare”. Non so se è un caso, ma Marko è un pezzo da 90, il giocatore più importante per noi anche a livello mediatico. Ha un contratto importante, viene da campionati top, sarà una sfida continuare a segnare anche quando torna”.
SFACCIATO - “Un po’ si, è un modo di essere. Su dieci dribbling che provo sette non riescono, ma sugli altri tre che vengono ti faccio male: io punto a quello. Non guardo la quantità, lo ha capito pure Motta che mi chiede intraprendenza. Ho meno paura di sbagliare, so che non mi sostituisce: se sbaglio posso riprovare”.