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Orsolini: “La sfida è segnare anche con Arnautovic in campo! Futuro, rispondo così”

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A tutto Riccardo Orsolini. L’attaccante del Bologna verso il posticipo di stasera contro il Torino si è raccontato in esclusiva al Corriere di Bologna: “Thiago Motta ha dato un’impronta chiara, siamo entrati subito in sintonia e anche io ho...
Alessandro Cosattini

A tutto Riccardo Orsolini. L’attaccante del Bologna verso il posticipo di stasera contro il Torino si è raccontato in esclusiva al Corriere di Bologna: “Thiago Motta ha dato un’impronta chiara, siamo entrati subito in sintonia e anche io ho fatto il salto di qualità. Sono 4-5 mesi che non penso a niente, non ho negatività addosso. Mi godo il momento, sono felice, ho la testa libera, vado in campo e mi diverto: l’unica idea è fare gol”.

MOTTA - “Quando c’è un cambio di allenatore o si parte subito a bomba o ci si ferma. Alla prima con l’Empoli ero titolare, brutta partita, esco tra i fischi (meritati) e mi fanno molto male, ma sapevo che prima o poi sarei venuto fuori. Sosta Mondiali? È stata utile al mister che ci ha spremuti come limoni. Ha rifatto la preparazione estiva”.


ARNAUTOVIC - “Gol quando manca lui? Lo so, glielo dico sempre, tutti i giorni. Lui mi risponde: “Guarda, se continui così posso pure stare seduto”. Allora gli ho detto: “Ah, ok, allora aspetta un altro po’ a tornare”. Non so se è un caso, ma Marko è un pezzo da 90, il giocatore più importante per noi anche a livello mediatico. Ha un contratto importante, viene da campionati top, sarà una sfida continuare a segnare anche quando torna”.

SFACCIATO - “Un po’ si, è un modo di essere. Su dieci dribbling che provo sette non riescono, ma sugli altri tre che vengono ti faccio male: io punto a quello. Non guardo la quantità, lo ha capito pure Motta che mi chiede intraprendenza. Ho meno paura di sbagliare, so che non mi sostituisce: se sbaglio posso riprovare”.

GOL ALL’INTER - “Sì sembravo un pazzo, ero in estasi. Il mio gol all’Inter, il primo a una grande, con lo stadio pieno, la pioggia, noi e la gente fradicia: è passato tutto in secondo piano”.

SARTORI - “Mi punzecchia spesso. Prima di Firenze mi ha massacrato, mi lancia sempre frecciate, gli piace stuzzicarmi. E allora dopo il gol sono andato lì e gli ho detto: “E allora? Vedi, vedi?”. È un bel modo di scherzare tra noi”.

FUTURO - “Se resto? La mia idea è continuare a fare bene. Ma io non sono uno che può parlare di futuro, non so quello che mangio stasera. Mi godo il presente. Non voglio fare piani. Io devo svuotare la testa, solo così vivo meglio, anche in campo”.