MAZZARRI - “Sa ascoltare tutti, va oltre l’aspetto tecnico. Per un giocatore è importante avere un rapporto diretto, di fiducia, con l’allenatore. Se si creano confidenza e una certa intesa il rendimento ne trae giovamento”.
DIFENSORE CENTRALE - “Questo ruolo l’avevo già fatto a Marsiglia con Bielsa, ma ne avevo una conoscenza parziale, con Mazzarri mi sto completando. Ci sono sfumature diverse, è un altro lavoro: devo dare le coperture ai compagni in difesa, avere una visione più ampia dell’azione. Mi piace molto”.
TORINO - “Beh, io non considero il Toro una squadra, ma una vera famiglia. Non credo che sia giusto in questo momento fissare obiettivi, dobbiamo pensare solo a lavorare giorno per giorno. Di certo, stiamo crescendo tanto”.
DIFENSORI ITALIANI - “Noi italiani siamo messi così male coi difensori? Sì (e ride, n.d.r.). Però, attenti: il livello era talmente alto prima che fare confronti è difficile. In ogni partita vedo ottimi difensori in campionato, penso a Chiellini. Credo che per il calcio italiano sia solo un periodo di transizione. Passerà”.
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