COME SI RIPARTE - “Le dodici giornate finali sono un compromesso. C’è stata una lunga interruzione ma non è una nuova stagione. Da affrontare senza scusanti. Dobbiamo adattarci a tutto quanto c’è di nuovo: frequenza delle partite, orari, cinque sostituzioni, distanza da mantenere. Dobbiamo farlo nel più breve tempo possibile, concentrandoci su quanto è nel nostro potere, fare e senza disperdere energie preoccupandoci di altro”.
5 CAMBI - “Si tratta di una soluzione interessante, che va di pari passo con la crescita del numero di giocatori in panchina. Può aumentare lo spettacolo, darà la possibilità di vedere in campo più giocatori. Dovrà essere testata sul campo”.
SINGOLI - Più giocatori come Falqué, Destro, Zapata e Lerager? Nicola risponde così: “Non parlerei di abbondanza per la rosa del Genoa, parlerei di rosa competitiva per gestire questo tipo di situazione. I giocatori hanno lavorato da casa, non si sono mai fermati. Avevano motivazioni forti per continuare ad allenarsi anche in smartworking, pur non sapendo quando sarebbero tornati a giocare”.
DERBY - “Sarà il nostro Mondiale, con un orario da Notti magiche. Faremo di tutto per andare oltre i nostri limiti e superarci, sperando di ritrovare presto i nostri tifosi”.
PREZIOSI - “Con il presidente c’è un rapporto di grande stima. Preferisco non pensare al futuro e concentrarmi sul presente, il campionato non è finito e la salvezza è da conquistare. La mia conferma è legata a un obiettivo da raggiungere e ora sono concentrato solo su quello. Mancano dodici partite, affrontiamo la sfida”.
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