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Zaniolo: “Ridatemi la Serie A, ma non vado alla Lazio! Scommesse, Europei, Mourinho e la Roma…”

Andrea Agostinelli
Nicolò Zaniolo ha rilasciato un'intervista a Il Corriere dello Sport in cui ha parlato del suo passato alla Roma e di un possibile ritorno in Serie A.

"Ridatemi la Serie A. Sono cresciuto e maturato, mi consiglierei a tanti club: in Italia merito un'altra occasione". Nicolò Zaniolo ha rilasciato un'intervista a Il Corriere dello Sport in cui ha parlato del suo passato alla Roma e di un possibile ritorno in Serie A.

EUROPEI - "Uno dei sogni che avevo da bambino era giocare una grande competizione con la Nazionale. Farò l’impossibile per essere convocato. Con Spalletti il feeling è ottimo, il sistema di gioco mi piace, sto imparando tantissimo. Non ama le playstation? Allora in ritiro faremo quello che ci sarà consentito. L’importante è stare uniti: un piccolo sacrificio può essere necessario in nome di un grande obiettivo".

ESONERO MOURINHO - "Non so cosa dire, non me lo aspettavo e mi dispiace per Mourinho. Ma non conoscendo la situazione dall’interno non posso commentare. Se mi domandi di De Rossi ti rispondo con più precisione".

DE ROSSI - "Non mi sorprende affatto il suo inizio. Daniele era allenatore già quando giocava. Un capitano pazzesco per me".


ROMA - "È stata una grande storia. Ho amato tanto e sono stato ricambiato. Ma le cose nel calcio come nella vita finiscono. Quando è così è meglio separarsi, pur conservando il ricordo nel cuore. Non è successo niente di particolare. La verità è che qualcosa si era interrotto nel feeling con la Roma e abbiamo deciso di comune accordo che non avesse senso trascinare la questione".

ITALIA - "Mi manca? Eh certo, molto. Gli amici, la famiglia, mio figlio. Ora però tocca ai club definire il mio futuro: il cartellino è di proprietà del Galatasaray. Intanto lasciami dire che che sono grato a Monchi per avere ancora scommesso su di me dopo avermi preso alla Roma quando avevo 19 anni".

MILAN - "Torno in Serie A? Chi lo sa. Ho chiesto al mio procuratore, Claudio Vigorelli, di informarmi solo se e quando c’è qualcosa di concreto. Ora devo concentrarmi sull’Aston Villa".

LAZIO - "Non so nulla. Ma comunque voglio essere onesto: per ciò che ha rappresentato la Roma per me e anche per rispetto dei tifosi della Lazio, sarebbe una situazione improponibile".

INFORTUNI - "Sono ancora molto giovane. E ho già vissuto due infortuni gravissimi che non tanti colleghi, per loro fortuna, hanno mai affrontato in un’intera carriera. Sono un giocatore forte, integro e motivato che ha ancora voglia di spaccare il mondo"

CASO SCOMMESSE - "Errori? Ne ho fatti tanti. Posso dire che ho sempre sbagliato in buona fede e l’ho pagato sulla mia pelle. Le scommesse? Appunto, è acqua passata. Inutile parlarne".

ASTON VILLA - "Poco spazio? È vero e ti confesso che probabilmente meriterei più spazio. Ma proprio per questo posso descriverti l’allenatore con maggiore obiettività: è uno dei più bravi in circolazione, mi sta migliorando sotto tutti gli aspetti. Lo metto sul piano di Guardiola, Klopp e Mourinho".

PREMIER LEAGUE - "Affascinante, stimolante. Ci si allena sempre a mille, le partite sono giocate al massimo, la gente si diverte allo stadio ma fuori dal campo ti tratta con discrezione. È un’esperienza che merita di essere vissuta. Sì, ho giocato meno del previsto. Ma penso che un periodo di adattamento a un calcio e a un Paese diversi sia fisiologico. Quando sono arrivato in Inghilterra nemmeno parlavo la lingua. È difficile ambientarsi, anche perché tanti dei miei compagni sono sposati e ho passato molto tempo da solo".

GALATASARAY - "Cosa è successo? Niente, ho dato tutto anche lì. Era la mia prima esperienza all’estero e la Turchia è ancora più complessa da capire per un italiano. Per fortuna ho trovato tanti connazionali a Istanbul. Ora vediamo cosa succederà in estate".


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