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Zanetti: “Cos’ha avuto Valentini e perché l’ho tolto. Sono cambiate tante cose, la salvezza…”

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L’allenatore del Verona Paolo Zanetti ha parlato ai microfoni di Sky, DAZN e in conferenza dopo la sconfitta contro la Roma. Ecco le sue parole.
Marco Astori

L’allenatore del Verona Paolo Zanetti ha parlato ai microfoni di Sky, DAZN e in conferenza dopo la sconfitta contro la Roma. Ecco le sue parole riprese da Tmw.

LA GARA - "Abbiamo preso gol sull'unica sbavatura in una partita secondo me importante. Giocato la partita con coraggio, ci è mancata la zampata importante. Quando lasci spazio a giocatori così, poi esce tutta la qualità. Abbiamo portato tanti uomini nella metà campo della Roma, mancata qualità nell'ultimo passaggio. Non posso dire niente sull'impegno, poi i dettagli fanno la differenza in queste partite".


FUTURO - "Non siamo ancora salvi, dobbiamo restare sul pezzo. Abbiamo una partita in casa, dobbiamo chiudere i giochi e non sarà facile. Poi si parlerà di futuro, ma la cosa importante è la crescita dei ragazzi e dobbiamo finire in bellezza un piccolo capolavoro".

VALENTINI - "Sicuramente Valentini ha fatto la sua parte, ma non è mai un giocatore solo che fa la differenza. Anche Coppola e Ghilardi stanno facendo cose straordinarie. Conta il lavoro di squadra, abbiamo cambiato modulo. C'è più coesione e una mentalità diversa, i ragazzi sono recettivi e credono in quello che propone l'allenatore. Cos'ha avuto? Un altro fastidio all’adduttore mi ha segnalato che era meglio uscire, ma in realtà ho fatto tutto per non rischiare nulla. La volta scorsa ho sottovalutato il problema e ho pagato, quindi stavolta ho preferito toglierlo.

SOGLIANO - "Determinante, io sono una sua scelta che ha difeso perché crede tanto in me. Professionista esperto che non si fa condizionare dal momento. Mi ha dato un'altra opportunità quando nessuno me l'avrebbe data e io ho risposto sul campo".

COS'È CAMBIATO - Sicuramente sono cambiate tante cose. È cambiato il sistema di gioco, è cambiata la mentalità, è cambiato anche l’interprete del nostro calcio. Oggi la squadra è più unita, si conosce meglio, sono migliorati i rapporti tra i ragazzi, e capiscono meglio quello che chiedo. Su tutto questo ci abbiamo lavorato e abbiamo messo un po’ di tempo. Ti dico anche che, se guardiamo al girone d’andata, è vero che abbiamo preso qualche batosta, ma abbiamo anche ottenuto vittorie importanti. Questo dimostra che questa squadra ha delle qualità, ha giocatori di talento che vanno valorizzati e abituati a un campionato difficile come la Serie A. Sappiamo come siamo costruiti, da dove abbiamo preso i nostri calciatori: stanno tutti facendo esperienza e stanno crescendo. Ti aggiungo un dato: su 33 partite siamo stati terzultimi solo una volta. Per le altre 32 siamo sempre stati fuori dalla zona retrocessione. Questo margine ce lo siamo creati grazie alla continuità dei risultati ottenuti ultimamente, battendo squadre importanti come la Salernitana, l’Udinese, il Genoa, il Parma. Abbiamo giocato partite dove siamo riusciti a portare punti. Oggi non ci siamo riusciti, per merito di una grandissima squadra che avevamo di fronte. Però era importante tornare a casa con un’eredità di condizione e di fiducia, che deve darci la spinta giusta per affrontare al meglio le prossime gare in casa, dove possiamo e dobbiamo fare la differenza”.

RAMMARICO - "Sì, un po’ di rammarico c’è, perché secondo me, a parti invertite, con una voglia di gioco così, avremmo subito tre o quattro gol, sicuramente. Questo è un po’ frustrante, ma è responsabilità nostra. Non è mancanza di impegno, non è per un mercato sbagliato o altro: semplicemente in questo periodo non riusciamo a essere concreti. Secondo me stiamo creando tanto. Oggi abbiamo fatto una partita in linea con le ultime, sia come inerzia di gioco, sia come occasioni create, sia come modo di tenere il campo con personalità. Però in questo momento ci manca la concretezza. Speriamo di trovarla quando conta davvero, perché ora non è ancora il momento decisivo. Le prestazioni stanno crescendo tanto, e per migliorare dobbiamo cercare di diventare più cinici, perché, come ho detto tante volte, nel calcio non conta solo la prestazione, bisogna segnare. Da lì non si scappa. Abbiamo vinto tante partite in stagione proprio per questo motivo, e dobbiamo restare presenti e consapevoli. Lavoriamo ogni settimana per migliorare questo aspetto".

SALVEZZA - "In trentatre giornate siamo stati solo in un'occasione nel terzetto delle retrocesse. Abbiamo lavorato con tanta umiltà, ho cambiato più di qualcosa e nel sistema di gioco. Le prestazioni sono presenti, ci attende solo concludere questo piccolo capolavoro".