news formazioni

Zambrotta: “Theo e Leao, cosa manca per essere fuoriclasse! Koopmeiners, è difficile…”

Zambrotta: “Theo e Leao, cosa manca per essere fuoriclasse! Koopmeiners, è difficile…” - immagine 1
In vista della partita tra Milan e Juventus, a La Gazzetta dello Sport il doppio ex, Gianluca Zambrotta, ha rilasciato un'intervista dove ha parlato della sfida e dei singoli.
Daniele Burigana

In vista della partita tra Milan e Juventus, a La Gazzetta dello Sport il doppio ex, Gianluca Zambrotta, ha rilasciato un'intervista dove ha parlato della sfida e dei singoli.

IL MOMENTO - "La classifica è evidentemente più deficitaria per il Milan, che è un po’ in difficoltà. La Juve è lì, in quel club di sei squadre divise da due punti. Poi, certo, il Milan ha una partita in meno, e ha la possibilità di giocare in casa con lo stadio pieno. Però, di base, sono i rossoneri a dover dare qualcosa in più in questo momento. Il Milan ha vinto il derby dove non era favorito, ma ha perso punti malamente con il Napoli, e anche con Parma e Cagliari. Punti che una squadra con certe ambizioni non può permettersi di lasciare per strada".


GLI ALLENATORI - "Il Milan arriva da Pioli, che mi piace tantissimo e per me ha fatto un grande lavoro. Per Fonseca occorre la pazienza di lasciarlo lavorare. Mi piace molto anche lui, sia per come si pone mediaticamente, sia nella preparazione delle partite. Sta facendo un buon lavoro, la partita col Real per esempio se l’è studiata alla grande. Ha avuto difficoltà a gestire situazioni non facili, come Theo e Leao, ma ha gestito tutto molto bene. Per la Juve il cambio di allenatore è stato un passaggio ancora più evidente perché Motta è un allenatore giovane, che arrivava da un’ottima stagione col Bologna, quindi in un contesto diverso. Ha una mentalità molto propositiva, aperta, non ha paura a proporre i giovani, a sperimentare. Non era facile, ha fatto un ottimo lavoro sin qui per essere la sua prima esperienza in una grande. Non è una scommessa, lo conosco da tempo, ero andato a Bologna a trovarlo: persona molto intelligente, capace, con grande personalità. In Fonseca vedo un allenatore sereno che sa quello che fa. Di Thiago mi piace la personalità con cui gestisce, basta pensare a Lipsia. Una squadra che lotta e non si dà mai per vinta".

CLASSIFICA MILAN - "Una squadra che deve lottare per lo scudetto occorre che sia più costante e deve saper vincere anche le partite “sporche”. Non vedo colpevoli singoli, ma colpe collettive, a partire dalla fase difensiva. Ora direi che un po’ la quadra l’hanno trovata".

GESTIONE SPOGLIATOIO - "Dentro gli spogliatoi ci sono sempre state problematiche da risolvere, è capitato anche a me. L’allenatore se ne faceva carico e le risolveva all’interno del gruppo. Nello specifico di Theo e Leao, soprattutto per quanto riguarda Rafa, messo da parte in alcune partite, ci può stare. A me Fonseca è piaciuto in questo tipo di gestione. Leao dopo la strigliata ha fatto grandi partite. Per un allenatore ciò che conta è il gruppo. Se si inizia a incrinare la credibilità all’interno del gruppo, poi è difficile recuperarla".

THEO HERNANDEZ - "Lui e Leao sono quelli con più talento nel Milan, quello che manca per essere dei fuoriclasse è la continuità. Non puoi fare la differenza solo ogni tanto. Gli esempi a cui ispirarsi? Del Piero, Pirlo, Seedorf: erano sempre sul pezzo".

CHAMPIONS LEAGUE - "Superare la fase-campionato è il minimo sindacale, visto il valore delle due rose. Magari anche nelle prime otto, perché no".

RUOLO IBRAHIMOVIC - "È un ruolo complicato e ora è ancora presto per dare giudizi. Però lo vedo bello carico, anche se magari deve ancora completare il passaggio mentale da giocatore a dirigente".

SOSTITUTO VLAHOVIC - "Dusan è un’assenza importante, rimpiazzarlo con Weah è la scelta migliore che si può fare oggi. O magari Yildiz".

YILDIZ - "Io l’ho sempre visto fare la differenza più da laterale, sulla trequarti, che in mezzo. Il problema è che non gli si può chiedere di coprire tutta la fascia".

KOOPMEINERS - "Fin qui non è stato il suo momento perché… è difficile ripetere una stagione così strepitosa. Serve ancora un po’ di ambientamento, si adatta benissimo all’idea calcio di Thiago".

THIAGO MOTTA - "In campo era molto intelligente e tattico: piede e qualità, qualcosa che sta riportando nel ruolo da allenatore. Ora, poi, lo vedo molto più calmo e riflessivo. Mi piacciono la sua serenità e il sangue freddo. In campo era sicuramente più fumantino…".

CAMBIASO E CONCEICAO - "Cambiaso mi piace molto per lo spirito, ha iniziato dalla D ed è un esempio per tutti. È cresciuto in qualità negli ultimi anni ed è molto duttile, può giocare sia alto che basso. È una risorsa per la Juve e per l’Italia. Conceiçao mi piace proprio come tipologia, quei giocatori rapidi e veloci che ti possono cambiare la partita. È un’idea di calcio che a me piace quella di avere gli esterni forti a piede invertito. La Juve e Giuntoli dovranno fare il possibile per portarselo a casa. Se sta bene, fa la differenza".

LE FASCE - "Sulle fasce sarà una bellissima sfida, mi piace molto come prospettiva, è interessante, è intrigante. Theo e Leao formano una catena che offre tanto estro, lo stesso vale per Conceiçao, e anche Pulisic è in un momento ottimo, così come Cambiaso".