CAFU - "È un riferimento per chiunque ricopra quel ruolo, quindi anche per me è un modello. Mi è stato detto che ricordo Cafu per come gioco, ed è un onore essere accostato a lui o avere delle caratteristiche simili. Un giorno spero di poterlo incontrare".
GASPERINI - "Con lui parlai già lo scorso anno quando sfiorai l'Atalanta. Lo sanno tutti, ero già con le valige in mano. Ma Dio ha un copione in mente ed evidentemente era scritto così, che dovessi venire a Roma. Gasperini mi ha chiamato, mi ha detto che ero un pezzo importante per lui. Nessun altro club ha fatto questo per me, nessuno è arrivato a tanto. Nessun allenatore mi ha motivato come lui. C'erano altre squadre su di me, ma io non potevo non scegliere la Roma. Lui conosceva le mie qualità, i miei difetti. Magari che in difesa devo essere più solido, più determinato. Usa terzini instancabili? Ma io sono un instancabile. Cerco sempre lo spunto, un cross, un tiro, un appoggio per i compagni, rubare un pallone, quello che ho sempre fatto in Brasile mi piacerebbe farlo anche a Roma".
EUROPA LEAGUE - "Quando indossi questa maglia pensi di poter vincere qualcosa, questi colori non si indossano tanto per... E Gasperini non lo accetterebbe".
SPAVENTATO - "No no, è proprio quello che volevo. Non vedevo l'ora di arrivare. Lo rifarei cento volte".
PREZZO - "È frutto del mio lavoro. E' motivo di orgoglio e una grande responsabilità. Sono consapevole che devo rendere al meglio, mi auguro che in futuro quando partirò costerò di più di quanto sono stato pagato".
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