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Weah: “Motta, Vlahovic, Leao, Pulisic, Reijnders e sul mio ruolo preferito…”

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Il centrocampista della Juventus Timothy Weah si è raccontato in un'intervista a Il Giornale. Queste sono state le sue parole in vista della sfida di oggi contro il Milan.
Daniele Burigana

Il centrocampista della Juventus Timothy Weah si è raccontato in un'intervista a Il Giornale. Queste sono state le sue parole in vista della sfida di oggi contro il Milan.

PREOCCUPAZIONI - "No, per nulla, anzi mi carica. Sono pronto. Lavoro per questo, per dare sempre il meglio. E il ruolo non mi spaventa, ho giocato tante volte centravanti nel PSG, poi fu Emery a spostarmi esterno, per sfruttare la mia velocità".


RUOLO PREFERITO - "La fascia sinistra, perché posso rientrare e calciare col destro. Ma gioco dove mi dicono che serve".

THIAGO MOTTA AL PSG - "Io ero un bambino, lui un magnifico centrocampista, un giocatore di un’intelligenza superiore, si poteva immaginare che diventasse un allenatore importante. Chissà lui cosa pensava di me, un giorno magari provo a chiederglielo…".

LEAO - "Rafa è un fenomeno, un giocatore fortissimo. Diciamo che da centravanti questa fatica dovrei scamparla!".

MAIGNAN E FONSECA - "Mike è il portiere più bravo della Serie A, uno dei migliori al mondo. Con Fonseca ho lavorato bene, ho un buon ricordo di lui. Spero che lui lo abbia di me".

PULISIC - "Christian è un campione, ha grande qualità ed esperienza, normale che facesse bene. La nostra nazionale è molto forte, vogliamo essere la sorpresa del Mondiale e grazie a giocatori come lui possiamo esserlo".

REIJNDERS - "Tijjani Reijnders per me è un calciatore eccezionale, un vero equilibratore per la tutta la squadra. Non lo conoscevo, l’ho scoperto in Italia, l’anno scorso. Ha piede, corsa, testa, completo come pochi".

JUVENTUS - "Siamo più giovani, ma anche più forti. Abbiamo delle notevoli potenzialità. Dobbiamo lavorare e pensare a fare del nostro meglio, a fine stagione vedremo dove siamo arrivati"

FAVORITA SCUDETTO - "La Juventus".

INFORTUNI - "Credo nella forza di squadra, nel lavoro del gruppo. Gli infortuni sono penalizzanti, ma non saranno decisivi. Tutti a cominciare dall’allenatore sappiamo di dovere dare il 110%, proprio perché ci sono compagni che non possono giocare".

PAREGGIO CONTRO L'INTER - "Noi siamo la Juventus e sinceramente credo che quel risultato abbia fatto più impressione fuori che dentro lo spogliatoio. La Juventus gioca sempre per vincere e un pareggio, anche contro una squadra forte come l’Inter, è una mezza sconfitta".

SENZA VLAHOVIC - "Vale sempre: per me, per tutti. Certo le mie caratteristiche sono differenti da quelle di Dusan, che è un professionista pazzesco, bravissimo in tutte le cose che fa. Lavora sempre al massimo, dal campo alla palestra".