Intervistato da GQ il difensore del Milan Kyle Walker ha parlato così: “Per me il Milan è una nuova sfida. Avevo bisogno di una scintilla, di riaccendere l’amore che ho per il calcio. Attenzione, non sto dicendo che avevo perso l’amore...
Intervistato da GQ il difensore del Milan Kyle Walker ha parlato così: “Per me il Milan è una nuova sfida. Avevo bisogno di una scintilla, di riaccendere l'amore che ho per il calcio. Attenzione, non sto dicendo che avevo perso l’amore per il gioco. Ma dentro di me, ecco, sentivo il bisogno di costruirmi una nuova vita, di avere nuovi stimoli, nuovi avversari contro cui giocare. Poi è bello mettersi alla prova in un contesto completamente diverso. In Italia, com'è giusto che sia, il gioco si vive in maniera differente rispetto a quanto avviene in Inghilterra, ma anche in Spagna, in Francia, in Germania. Qui c’è grande attenzione ai difensori e alla fase difensiva, i tifosi apprezzano i calciatori creativi ma anche quelli che riescono a fermare gli avversari. Una semplice vittoria per 1-0 può andar bene, per loro si può cominciare a costruire da lì. E in fondo hanno ragione, i tre punti in classifica sono la cosa di cui un giocatore e una squadra hanno più bisogno in assoluto. Maglia 32? Beckham mi ha mandato un messaggio quando sono arrivato al Milan, io gli ho risposto chiedendogli se non gli dispiaceva che io prendessi il numero di maglia (il 32, ndr) che ha indossato al Milan. Lui mi ha risposto: 'Ma certo, per me è un onore, portalo con orgoglio'. Per me è stato importante, parliamo di un uomo che ha cambiato il calcio, che l’ha reso ciò che è oggi".