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Vanoli: “Gol annullato a Masina, non capisco! Vlasic, Gineitis, Zapata e il bilancio”

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Il Torino ha perso 2-0 contro l'Inter. Dopo la partita, l'allenatore granata Paolo Vanoli ha parlato così a Dazn e in conferenza stampa, come ripreso da Tmw.
Guglielmo Cannavale

Il Torino ha perso 2-0 contro l'Inter. Dopo la partita, l'allenatore granata Paolo Vanoli ha parlato così a Dazn e in conferenza stampa, come ripreso da Tmw.

PRESTAZIONE - "Quando perdi, c'è rammarico. E' stata diversa rispetto al primo tempo del Venezia, abbiamo fatto fatica a trovare le contromisure per prenderli alti. Zalewski ci ha messo in difficoltà, abbiamo fatto fatica a capire come prenderlo. Abbiamo avuto un'ingenuità sul primo gol, Gineitis gli ha lasciato due metri...Poi abbiamo trovato le misure, Adams poteva riaprirla e Martinez ha fatto una grande parata. Per la ripresa chiedevo coraggio, abbiamo lasciato campo aperto ma era un rischio che volevo prendermi. Il gol di Masina lo avremmo meritato, non ho capito perché sia stato annullato. Poi due occasioni di Vlasic...Dovevamo essere più equilibrati per prendere le seconde palle, a volte sono ripartiti e Vanja è stato bravo a tenerci in partita. Ma c'è stato lo spirito che volevo".


RIGORE INTER - "Cosa ho pensato? Che Dimarco aveva messo una grande palla... Siamo stati ingenui a non leggere l'azione, vorrei anche rivedere l'azione. Ma sono dispiaciuto per il risultato, però si guarda la prestazione. Ed è una prestazione cui dare continuità a Lecce. Guardiamo a noi stessi, ai punti da fare".

GIOVANI - "Sarebbe una sconfitta mettere un giovane per darci energia. Se lo metto, è perché ha potenzialità nel futuro e perché guardo il settore giovanile. Nell'arco di una stagione hai defezioni, i ragazzi sono sempre stati pronti. Peccato per Njie, che si è fatto male, perché avrebbe potuto fare esperienza. Su Dembele non ho mai avuto dubbi, Cacciamani meritava l'esordio ma non deve illudersi, Perciun ha fatto bene fin dall'estate. E' bello, solo il campo dimostrerà se possono diventare grandi giocatori"

SCELTE - "Il rischio di lasciare svuotato il centrocampo è quando pressi alto. A quattro volevo alzare il baricentro, pressando le squadre che con noi giocavano più alte. A volte, uomo contro uomo, l'Inter può essere pericoloso e quando siamo stati titubanti nelle scalate l'abbiamo pagato. Non do colpe a Gineitis, ma si è fatto saltare troppo facilmente. E poi è mancato equilibrio nelle seconde palle, serviva qualche fallo tattico"

STAGIONE - "Sono felice, la stagione non è andata come pensavamo ma due passi indietro servono per fare un passo avanti. Non guardo indietro o avanti, ma mi metto sempre in gioco e sono carico per il futuro. Se è questo lo spirito, finire con orgoglio, è un buon punto di partenza. Con la società bisognerà lavorare tanto per migliorare".

GOL ANNULLATO - “Abbiamo faticato subito, loro sono una squadra che ha grandissima forza anche senza tanti titolari. Poi abbiamo fatto una gara di coraggio, come avevo chiesto. A volte rischiando, ma è quello che aveva chiesto da qui alla fine. Poi gli sbagli ci possono essere, ma sulla parata di Martinez poi potevamo riaprire la partita. E ci meritavamo il gol annullato, che non si è capito perché. L’ho rivisto, mi sembra che andasse convalidato. A parte questo, sapevamo di incontrare una squadra forte. Ora guardiamo alla prossima partita, giochiamo su un campo delicato come Lecce, con una squadra che si gioca qualcosa di importante. Noi dobbiamo essere questi, non guardare in faccia a nessuno e costruire il nostro futuro”.

BILANCIO - “È stata una stagione di alti e bassi, per tutto quello che è successo. Siamo partiti forte, quando abbiamo perso Zapata ci sono mancate certezze su cui erano basati i tre anni precedenti. Abbiamo faticato a ritrovare la certezza di andare in gol: da quando abbiamo perso Zapata non si faceva più un cross. Invece ho detto ai ragazzi che si può crossare anche basso… Bisogna anche stressare la difesa avversaria. Cambiando modulo, abbiamo alzato un po’ il baricentro, perché non si poteva continuare su quello che avevamo programmato, e credo che i risultati si siano visti. Abbiamo avuto un lungo periodo che ci ha portato a non lottare per qualcosa in più”.

ZALEWSKI - “Ci ha dato fastidio quel posizionamento, è stato il problema dei primi minuti. Non riuscivamo a trovare il riferimento per pressare alto col terzino. Fatto sta che abbiamo cambiato le scalate. Poi dovevamo essere più aggressivi, se vedete il primo gol di Zalewski l’ha seguito l’uomo sbagliato, Gineitis che doveva essere pronto: secondo me è un errore grave, non gli si può lasciare due metri su una sterzata. L’Inter è una squadra veramente forte, ma quando abbiamo trovato le misure abbiamo fatto qualcosa con coraggio e mi è piaciuto”.