Juric-Roma, cosa cambia al fanta e cosa fare: Dybala, Soulé, Svilar, Dovbyk, Pellegrini e la difesa…
PERCORSO DEL TORINO - "È un processo, quando si cambia allenatori ci possono essere alti e bassi. Ho ereditato un gruppo coeso. Se ho inserito un attaccante in più per vincerla? L’ho inserito anche perché ho sempre chiesto alla società quattro attaccanti proprio per queste situazioni. Siamo stati pigri nel primo tempo, troppo statici. Quando inizio a lavorare guardo sempre in alto, sono ambizioso. Poi ci sono gli avversari che per esempio stasera hanno fatto una grande prestazione. Il problema non è la vittoria, come vinci. Oggi era importante per l’autostima, ho visto finalmente un Torino che pur soffrendo ha portato a casa il risultato".
EMOZIONI DI QUESTO MOMENTO - "Stasera pensavo ai tanti Nazionali che partiranno, la mia amarezza era un po’ per questo".
GRUPPO - "Mi è piaciuto trovare un gruppo che ha voglia di lavorare e crescere, lo abbiamo dimostrato facendo belle prestazioni contro il Milan e l’Atalanta. Ora dobbiamo imparare ad affrontare anche squadre del nostro livello".
ILIC PIÙ LIBERO - "Hanno abbracciato l’idea di fare un calcio propositivo e dominante. Essere liberi però vuol dire avere la responsabilità di attaccare di più. Quando fai bene la fase difensiva devi fare bene anche quella offensiva e potevamo essere più cattivi".
COSA PORTA VANOLI AL TORINO - "La capacità di un allenatore è quella di portare idee e far capire che sono importanti. Non ci dobbiamo fermare a quanto fatto fino ad ora. E’ il segnale di quello che loro possono fare".
GIOCARE A MERCATO APERTO - "Sono d’accordo con Di Francesco, se non sbaglio Pierini è andato alle 4 a firmare per il Sassuolo. Ai miei giocatori ho tolto il telefono. Non mi sono mai espresso, ma sinceramente non capisco le motivazioni per le quali non si possa cambiare. Basterebbe chiudere il mercato un giorno prima".
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