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Totti: “Oggi andrei solo alla Roma! La verità sull’Inter e perché ho detto no al Real”

Alessandro Cosattini
A Viva el Futbol, l’ex capitano della Roma Francesco Totti ha parlato di diversi argomenti. “Chi mi voleva? Sia Berlusconi che Moratti… Le ultime parole di Marotti non mi sono tanto piaciute però. Ha detto che Sensi aveva problemi...

A Viva el Futbol, l'ex capitano della Roma Francesco Totti ha parlato di diversi argomenti. "Chi mi voleva? Sia Berlusconi che Moratti… Le ultime parole di Marotti non mi sono tanto piaciute però. Ha detto che Sensi aveva problemi economici e voleva darmi via, invece era il contrario. Moratti mi voleva a tutti i costi e Sensi ha detto di no. Moratti è un signore per me, uno dei numeri uno nel calcio, ma è giusto specificare com’è andata.

In Italia mi volevano anche altre squadre, all'estero sicuramente il Real Madrid. Lì avrei potuto vincere di più anche a livello personale, magari un Pallone d'Oro. Dal 2001 al 2008/10 ogni anno ho avuto richieste da altre squadre però Sensi non mi avrebbe venduto a nessun'altra squadra, avrebbe fatto carte false per me. Non ho accettato il Real per rispetto dei tifosi della Roma e delle persone. Non me la sentivo e per me l'unica squadra dove finire la carriera era la Roma.

Io andrei solo alla Roma come ho sempre detto, lo ripeto. Per conoscenza nel calcio, potrei dare un forte contributo. Un po' di giocatori ne conosco, so quali scegliere, poi dipende sempre dal budget. Chi vorrei come allenatore? Per vincere scudetti servono grandi giocatori. Ranieri sta facendo bene, non so se avrà una chance un altro anno. Se dovesse scegliere di restare, per me punteranno ancora su di lui per un altro anno. Chi mi piace? Ancelotti, ma tanto non viene. Con 10 o 12 giocatori è importante gestire il gruppo, lui è un grande gestore. Tutti infatti sono innamorati di lui quando ne parlano.

A me De Zerbi piace tantissimo, diventerà un grande allenatore. Come potrebbe fare alla Roma? Questo è un punto interrogativo. Mourinho per me è tra i più forti al mondo in base alle vittorie. Tu (Cassano, ndr) sei il classico che vuoi giocare bene e non vuoi vincere nulla. E infatti è andata così la tua carriera".