DE ROSSI - “Nell’ultimo mese non dico tutti i giorni, ma ci siamo sentiti spesso e volentieri. Mi chiedeva consigli, gli davo consigli, chiedevo a lui come era la situazione dentro… Daniele è contento di quello che sta facendo. Cerca ovviamente di fare meglio, perché non pensava di partire così male. Ma ha la voglia e la testa per fare una grande annata".
BALDANZI - "Mi è sempre piaciuto come giocatore e ragazzo. È umile, semplice e si mette sempre a disposizione. Però ha una carriera davanti, fare paragoni mi sembrerebbe riduttivo. Non è neanche giusto nei suoi confronti. Ha fatto questi tre gol, sono contento per lui e per la Nazionale, speriamo sia di buon auspicio per confermarsi su questi livelli. Iniziasse con la Roma a fare le triplette…".
PELLEGRINI - “A Lorenzo voglio bene, ma poi conta solo il rettangolo di gioco. Se non ti esprimi al meglio là dentro puoi essere chi ti pare. Ultimamente non ha giocato come dovrebbe”.
PARALLELO MOURINHO-DE ROSSI - “Certamente, anche se in questo momento è l’unico che può fare l’allenatore a Roma. Ma torniamo al solito discorso, se c’è la società forte che esce allo scoperto e parla chiaro sugli obiettivi, allora è tutto tranquillo”.
DYBALA - “Ho sempre detto che è il giocatore più forte della Roma, perciò va tutelato. Ma adesso vediamo come lo gestiranno”.
ANCORA SU DE ROSSI - “Con Daniele non ho mai avuto problemi. Per lui non darei una mano, ma un braccio, per farlo stare bene e tranquillo. La Roma deve arrivare in Champions, per forza. Se investi 100 milioni e non ci arrivi è un fallimento totale. Anche perché senza Champions, Daniele salta prima, non arriva fino alla fine. Daniele è il parafulmine”.
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