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Torino, Vlasic scalpita: verso la convocazione con la Lazio, come lo gestirà Vanoli

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“Mister, non vedo l’ora“. Queste le parole di Nikola Vlasic a Paolo Vanoli con cui Tuttosport apre il suo focus sulle condizioni del centrocampista croato, prossimo al rientro. Si legge: “Si erano messi a parlottare al...
Marco Astori

"Mister, non vedo l'ora". Queste le parole di Nikola Vlasic a Paolo Vanoli con cui Tuttosport apre il suo focus sulle condizioni del centrocampista croato, prossimo al rientro. Si legge: "Si erano messi a parlottare al Fila, lui e Vanoli, in vista della partita di ieri sera. Il jolly croato sperava di tornare in panca già a questo giro. Anche perché da una decina di giorni aveva ripreso a lavorare col gruppo, aumentando i carichi di giorno in giorno, partecipando anche alle partitelle, sfornando tackle e dribbling, cambi di direzione e scatti ripetuti. Nessun dolore. Muscoli caldi, motivazioni alte: Vanoli se n’è accorto subito e scoprire Nikola così reattivo, così carico, scevro di paure e grintoso come un pitbull, come l’aveva soprannominato Juric, gli ha fatto piacere, eccome.

Già nelle settimane precedenti, ripetutamente, l’allenatore aveva sottolineato le qualità del trequartista croato, chiarendo però che in questi casi "la prudenza non è mai troppa". Così il nuovo allenatore, d’intesa con lo staff sanitario, ha imboccato la strada di una iper-prudenza. Per la serie: meglio ritardare il rientro pur di riavere il giocatore completamente guarito, senza più rischi e finalmente in condizione per raggiungere man mano la forma ottimale, così da recuperare pure la brillantezza nell’inventiva. "Nikola, con la prudenza abbiamo scelto la strada giusta", gli ribadiva non a caso Vanoli nei giorni scorsi. Tra i due il rapporto è ottimo. E domenica contro la Lazio potrà finalmente arrivare il momento del jolly croato: il ritorno almeno in panchina, per poi ricominciare a giocare porzioni sempre più ampie di partite, entrando nella ripresa. Da ottobre, il tecnico avrà per davvero un giocatore in più".