sosfanta news Torino, dal 4-2-3-1 al 4-3-3: come giocherà Baroni. E quando Zapata tornerà al top…

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Torino, dal 4-2-3-1 al 4-3-3: come giocherà Baroni. E quando Zapata tornerà al top…

Marco Astori
Il Torino di quest’anno sarà molto malleabile tatticamente: i giocatori arrivati garantiscono a Marco Baroni diverse possibilità. Lo spiega La Gazzetta dello Sport: “Il punto di partenza sarà il 4-2-3-1, è da qui che è cominciato...

Il Torino di quest'anno sarà molto malleabile tatticamente: i giocatori arrivati garantiscono a Marco Baroni diverse possibilità. Lo spiega La Gazzetta dello Sport: "Il punto di partenza sarà il 4-2-3-1, è da qui che è cominciato il progetto: per completare le caselle mancanti per questo assetto, la società si è mossa in tempi rapidi e con decisione sul mercato per acquistare un paio di esterni di grande qualità come Aboukhlal e Ngonge. In tutte le amichevoli, il Toro è partito vestendo questo abito. Tra pregi e difetti, le fisiologiche luci e ombre a questo punto del precampionato, lunedì sera di fronte al Modena in Coppa Italia il Toro è probabile che continuerà a posizionarsi in questo modo. Gioco offensivo, vocazione diretta verso il gol, Vlasic (già in grande forma) a fare l’ago della bilancia tra centrocampo e attacco. Sarà un modulo con quattro punte vere, perché la priorità dei due esterni sarà il verbo attaccare. Ci sono altri due modi di giocare, altri due moduli, sui quali Marco Baroni ha avviato, al Filadelfia, le riflessioni, i ragionamenti e anche le esercitazioni.

Sono due moduli uniti da uno stesso denominatore: schierare il doppio centravanti pesante. Che nella fattispecie del Toro significa la coppia Simeone-Zapata. Questo è un ragionamento proiettato verso la fine di settembre, quando Duvan arriverà al top della condizione e potrà cominciare a partire dall’inizio. Per quella curva della stagione, Baroni prepara una doppia soluzione: il 4-4-2 rimodulando i compiti dei due esterni che non saranno più solo attaccanti puri come nel 4-2-3-1, oppure il 3-5-2 che diventerà possibile grazie all’innesto di Masina nella linea dei difensori e alla staffetta tra Anjorin e Ilic nella posizione di regista basso. Il tridente Non meno affascinante è l’ipotesi di lavoro che porta al 4-3-3. In questo caso, il tridente d’attacco girerebbe intorno a uno tra Adams e Simeone come prima punta e i due attaccanti esterni veloci, con un centrocampo che avrebbe in Casadei e Gineitis due mezzali naturali e Anjorin nel ruolo di play . Però, occhio, anche alla soluzione con Vlasic (o anche Ilic) leggermente più arretrato nei panni di costruttore di gioco. Baroni ha molte carte da giocare, e la partita deve ancora cominciare".