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Szczesny: “Parata su Biraghi non era difficile: presa una botta ma nulla di che. Su Miretti…”

Marco Astori
Wojciech Szczesny, portiere della Juventus, ha parlato a Sky e DAZN dopo la vittoria con la Fiorentina. Le sue parole riprese da Tmw: “Più contenti per il -2 dall’Inter o per il +7 sull’Atalanta? Contenti per il +3 di oggi....

Wojciech Szczesny, portiere della Juventus, ha parlato a Sky e DAZN dopo la vittoria con la Fiorentina. Le sue parole riprese da Tmw: "Più contenti per il -2 dall'Inter o per il +7 sull'Atalanta? Contenti per il +3 di oggi. Siamo molto contenti di quello che stiamo facendo, abbiamo dato continuità anche alla trasferta di Milano. Siamo messi molto meglio rispetto all'anno scorso, sperando non ci tolgano di nuovo dieci punti… dobbiamo restare concentrati a pensare alla prossima gara contro il Cagliari".

CAMBIAMENTO - "È cambiato lo spirito, abbiamo un bel gruppo con giocatori esperti e giovani. Anche oggi abbiamo passato dei momenti difficili che però ti fanno portare a casa il risultato. Portare a casa tre punti da Firenze non è facile. Credo abbiamo fatto un grande passo in avanti sulla solidità della squadra e sullo spirito. Quest'anno siamo partiti bene, la solidità difensiva ci aiuta a fare risultato anche quando la prestazione non è bellissima. L'anno scorso, io non c'ero, qui abbiamo sofferto molto e siamo usciti con un pareggio che forse nemmeno meritavamo. Oggi siamo venuti con uno spirito diverso, con voglia di portare a casa i 3 punti".

PARATA SU BIRAGHI - "Sembrava difficile ma secondo me non lo era, sono contento comunque di averla parata. Se mi sono fatto male? Ho preso una botta al braccio ma non è nulla di particolare".

MIRETTI - "Io lo prendo in giro da due anni, perché ha un calcio bello, forte e pulito e in 50-60 partite con la Juve non aveva ancora trovato il gol. Ha dimostrato di essere un giocatore forte che merita di stare qui e che può fare tanti gol, anche 5-10 all'anno, sarebbe molto meglio".


IMPOSTAZIONE - "Oggi abbiamo avuto difficoltà nella costruzione da dietro e siamo andati diretti in avanti, ma tante volte quest'anno abbiamo impostato in modo diverso, sia con difese a tre che a quattro. In momenti importanti della gara, decido anche io di optare per il lancio lungo, quando vedo magari la squadra in difficoltà preferisco andare in avanti per recuperare anche un attimo il fiato. Tutti vogliamo vedere un calcio bello, ma a volte serve anche fare la cosa più sicura. La qualità per sviluppare il gioco dal basso c'è, ma nei momenti complicati decido io cosa fare. Mi prendo meriti e colpe nel caso".


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