sosfanta news Svilar: “Mai pensato di lasciare la Roma! Cosa mi disse De Rossi, l’esordio e quella telefonata…”

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Svilar: “Mai pensato di lasciare la Roma! Cosa mi disse De Rossi, l’esordio e quella telefonata…”

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Mile Svilar ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Repubblica. Questo un estratto ripreso da VoceGiallorossa, ecco le parole del portiere della Roma: PAPERA AL BENFICA – “È cambiato tutto. Ero giovane. Forse troppo. Magari...
Tommaso Lerro

Mile Svilar ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Repubblica. Questo un estratto ripreso da VoceGiallorossa, ecco le parole del portiere della Roma:

PAPERA AL BENFICA - “È cambiato tutto. Ero giovane. Forse troppo. Magari senza la goal-line technology non si sarebbe visto entrare il pallone (ride, ndr). Sono arrivato al Benfica con molte aspettative. È un grande club con una pressione enorme. Forse, ripensandoci, ho voluto bruciare le tappe. Sono andato troppo veloce. In Belgio si parlava tanto di me, del mio talento. Non mi sentivo arrivato, ma magari pensavo di essere già pronto per qualcosa che invece era più grande di me. Direi che l’ho pagata, quella fretta".


GAVETTA - “Ci sono stati giorni in cui ero arrabbiato e frustrato. Non è facile allenarsi e non giocare per quattro, cinque anni. Oggi posso dire che quel periodo mi ha aiutato molto mentalmente".

MOLLARE - "Mai pensato. È stato difficile non portare il calcio a casa, ma la mia famiglia mi ha aiutato molto. Ho lavorato tanto sul fisico e su aspetti che chi gioca ogni tre giorni non può curare. Sapevo che sarebbe arrivata la mia occasione".

MOURINHO - "Quando sono arrivato, non mi aspettavo di giocare. Sapevo che sarei stato il secondo. Ma rivivere una situazione del genere, anche con gerarchie chiare, è stato duro".

DE ROSSI - "Dopo l'esordio di San Siro con Mourinho, De Rossi alla prima partita rimette Rui Patricio titolare. Ma qualche ora prima della partita mi chiama. Stiamo cinque minuti al telefono: 'Metto Rui perché è più esperto, ma arriverà presto il tuo momento'. In questi casi non ti aspetti mai che accada subito, invece ha mantenuto la parola. Nessun allenatore mi ha mai spiegato perché non giocassi prima, neanche Mourinho. Magari il preparatore dei portieri, ma gli altri mai. Poi è arrivato Daniele".

MIGLIORE DELLA SERIE A - "Non ci penso. Un'etichetta del genere ti può far perdere concentrazione. Non mi piace, anche quando sento parlare di percentuali e statistiche".

GASPERINI - "Cosa ci chiede? La massima concentrazione. Lui è abbastanza... non dico furbo, ma uno che sa come gestire la partita. Se stiamo vincendo, lui alza la soglia dell'attenzione. Sempre. Tiene di più agli allenamenti tra tutti quelli che ho avuto fino adesso. Poi la parte tattica… legge il gioco come pochi. Io non corro come gli altri… Ma quando vedo i miei compagni capisco che non deve essere facile.

MERCATO ESTIVO - "Nelle trattative ci sono momenti difficili. Momenti in cui si dice qualcosa che non si pensa, da entrambe le parti. Però no, non ho mai pensato di lasciare la Roma".

CORO DEDICATO - "È un omaggio speciale, mi dicono che non succedeva da tanto. Quando la gente ti vuole bene, ti dà una motivazione in più".