Mile Svilar, portiere della Roma, ha concesso un’intervista ai microfoni de LaRoma24. Le sue parole sull’essere il titolare dei giallorossi: “Non ero solo il secondo, sono stato anche il terzo, ho fatto il terzo, poi il secondo,...
Mile Svilar, portiere della Roma, ha concesso un'intervista ai microfoni de LaRoma24. Le sue parole sull'essere il titolare dei giallorossi: "Non ero solo il secondo, sono stato anche il terzo, ho fatto il terzo, poi il secondo, poi il terzo. Nella mia testa a volte era difficile accettare quel ruolo, perché io pensavo sempre di poter fare di più, che potevo dare di più alla squadra in cui giocavo. Poi i mister dei portieri vedono da una posizione diversa, io che lavoravo e non mi fermavo voi, a volte avevo un giorno che non volevo fare niente, non è sempre facile motivarsi per essere secondo o terzo, ma ho sempre saputo, ho sempre detto a tutti che il mio momento stava per arrivare e che ho lavorato tutta la mia vita per quel momento. Alla fine prima pensavo che il momento poteva arrivare prima, sì, però ci sono stati tanti momenti in cui pensavo che quello fosse il momento giusto e poi succedeva qualcosa per cui non era possibile. Alla fine penso che doveva essere così, sono molto felice e fiero di poter aiutare la squadra e di poter essere chiamato titolare di una grande squadra. È sempre stato il mio sogno, non solo il sogno, ma anche l'obiettivo e adesso c'è solo da crescere".
DE ROSSI - "Per il portiere è tanto diverso, come vedono tutti con mister De Rossi abbiamo giocato un calcio diverso, con costruzione dal basso, in cui il portiere partecipa tanto, tantissimo, a volte sono io il giocatore che tocca più palloni della squadra durante il match. Si vede, è diverso, è ovvio, a me piace perché sono stato sempre in squadre che giocavano dal basso, come l'Anderlecht, il Benfica, dove ci si aspetta sempre di giocare un bel calcio. A me piacciono tantissimo le richieste di mister De Rossi di giocare dal basso, stiamo lavorando tutti i giorni, sui dettagli, a me piace tanto questo stile di gioco".
RINNOVO - "Io sono contentissimo, non posso spiegarvi quanto sono contento. Come ho detto è sempre stato un sogno e un obiettivo essere titolare. E giocare tante partite in una squadra come la Roma. Non abbiamo iniziato a parlare di rinnovo ma per me non ci sono problemi, sono grato alla Roma e al mister per darmi fiducia totale. È la cosa più importante per un portiere".
RIVELAZIONE DELLA STAGIONE - "Io penso che i Friedkin abbiano fatto un bel lavoro, che hanno fatto degli investimenti importanti per far crescere la squadra. Abbiamo un mix di giovani ed esperti e sono tutti forti. Uno? Per me Soulé diventerà forte forte".