PLAYOFF - "All’andata siamo partiti male, poi si è vista una partita sporca. Al ritorno abbiamo migliorato la qualità del palleggio. Ci mancava la difesa titolare, ci siamo aggiustati: non è questione di modulo, ma di testa e di idea di gioco. È una crescita".
CRESCITA - "Ho maturato più esperienze, ma l’idea è sempre quella. E mi voglio solo godere queste emozioni".
CALCIATORI - "Sanno che gli voglio bene. La testa fa la differenza, a La Spezia avevano quella giusta. Alla fine la semplicità è riuscire a passare la palla al compagno. Sa cosa diceva Cruijff? Diceva che la prima cosa da imparare è saper stoppare la palla, la seconda passarla. Se non la sai stoppare, non la puoi passare. Lo volevo scrivere nello spogliatoio del settore giovanile".
SASSOLINI - "Sono un po’ incattivito, tante cose sono passate inosservate, soprattutto il lavoro della stagione scorsa. Venezia è stata un punto di partenza. Sono arrivato (per Ballardini, ndr) all’11° posto, ci siamo giocati la A diretta con il Como e abbiamo dato un’identità ben definita. Poi c’è stata continuità, anche se qualcuno mi diceva di cambiare. Esonero? La squadra aveva perso qualche posizione in classifica. Ma al primo allenamento quando sono tornato tutti i pianeti si sono subito allineati".
VASQUEZ - "Rientro sembrava difficile dopo la squalifica? Un giocatore così forte, ma scherziamo? Ha intelligenza e tecnica superiori alla media".
CREMONESE - "La squadra è molto forte. So già cosa diranno: in A ti devi salvare, ti devi difendere, cavolate del genere. Io non so cosa farò, ma resto sempre questo: in B con i giocatori di B e in A con giocatori di A".
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