PELLEGRINI - “Ha qualità nel piede, avere dei giocatori che calciano bene i piazzati diventa una risorsa. Abbiamo puntato spesso su di lui e su Dimarco. È un giocatore che accetta di giocare ogni tanto centrocampista e a volte attaccante, è chiaro che ora è probabilmente sotto livello, non è stato fortunato. Ci sono dei momenti che capitano nella partita che vanno interpretati diversamente, penso ad esempio al momento in cui c’è stato il contropiede dove poi è stato espulso Hermoso”.
DI LORENZO - “Fa piacere, soprattutto perché ha passato un momento difficile dove gli è stato detto di tutto inguistamente, adesso si è ritrovato e sicuramente può essere utile anche a me”.
ITALIA - “Secondo me ora siamo a un buon livello, abbiamo visto cose interessanti nelle partite, questo non dare i riferimenti ci aiuta molto. L’anno scorso siamo arrivati da un campionato particolare dove l’Inter aveva vinto con molto anticipo, era difficile mantenere alta la concentrazione”.
CHIESA - “Prima eravamo partiti da scelte diverse, ora ci siamo affidati un po’ più al talento, a giocatori che fanno la rincorsa di 70 metri. Chiaro che questi giocatori specializzati e specialisti lo devono fare a un livello che sia la base per costruire a livello di squadra, se lo fanno sotto quel livello diventa difficile per la squadra. È sempre giusto andare a fare esperienze all’estero, i giovani che escono dalla Primavera ad esempio dovrebbero imporsi di andare a giocare fuori. Penso a Calafiori, Donnarumma, secondo me è una cosa che dovrebbero fare tutti”.
BALOTELLI - “Noi non chiudiamo le porte a nessuno, non possiamo dire a qualcuno che non può puntare ad arrivarci. Dobbiamo assorbire tutto ciò che di buono c’è nel calcio e metterlo a disposizione di questa squadra”.
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