RABBIA - "Io non sono arrabbiato, ma non sento quello che sentivo negli ultimi anni, ovvero che siamo vicini a realizzare un’impresa. E non lo dico per me, ma voglio trasferire questo pensiero alla squadra. Salvarsi sarebbe un’altra grande impresa. Se un ragazzo è qui da sei mesi e riesce a incidere, è una grande impresa. Dobbiamo ricordarci chi siamo e da dove veniamo. Per arrivare al risultato dobbiamo ragionare così. So che è difficile per noi, ma se non soffriamo non ci arriviamo. Questo è quello che è in grado di fare il Verona, che non vuol dire accontentarsi, ma per fare di più dobbiamo sempre ricordarci da dove veniamo, perché a inizio campionato ci davano tutti per retrocessi. Dobbiamo sentire la voglia di giocare questa partita difficile, contro una squadra fortissima, con grandi giocatori. Dobbiamo tirare fuori lo spirito dei 'signor nessuno' che devono caricarsi e tirare fuori tutto. Perché così facendo sarà dura anche per loro. Se ho visto sufficienza? Quello che ti dice la testa è incredibile. Le squadre che stanno sotto giocano con un’altra testa rispetto a quelle che devono gestire qualche punto. Non parlo solo di noi, ma comunque non mi interessa questa analisi. So che la squadra deve dare il 100%, so che i tifosi possono aiutare, ma in campo vanno i giocatori e se la gente riconosce che ci mettono il cuore, allora ci salviamo come gli scorsi anni. Pensiamo che abbiamo due partite, due finali".
SALVEZZA DATA PER SCONTATA - "Nelle ultime partite succede di tutto, quindi non è stata data per scontata, ma vicina. Dobbiamo ricordarci che tutti vorremmo essere più tranquilli, ma non lo siamo. Quindi per giocare questa partita dobbiamo vivere questo momento con entusiasmo. Ogni anno si pensa che sia la più difficile, perché una viene dopo l’altra. Penso allo spareggio, allo scorso anno a Salerno e poi a quest’anno, un campionato molto difficile in cui l’ambiente, la stampa, la società e i giocatori hanno speso tanto a livello nervoso. Però ora mancano dieci giorni. Quindi, pensando a certe partite, è sbagliato essere nervosi e arrabbiati. Dobbiamo essere orgogliosi di avere 33 punti e di avere la possibilità di giocarci una grande partita. E con il risultato, forse, raggiungiamo la salvezza. Se non ragioniamo così, facciamo un errore, io per primo".
SQUADRA "Parlando della partita, nel primo tempo il Lecce era più convinto, noi più contratti. Dopo il pareggio abbiamo fatto meglio, anche a livello mentale. Penso sia normale dire che siamo una squadra molto giovane, che si esalta quando fa risultato, ma a volte ha degli alti e bassi, ed è una cosa da sottolineare. Infortunati? Valentini ha iniziato ad allenarsi con la squadra mercoledì. Ha stretto i denti con il Lecce, anche se veniva da un fastidio muscolare. È un ragazzo che non molla mai e vedremo come starà da qui a domenica. Anche Dawidowicz è tornato ad allenarsi con la squadra e verrà valutato tra oggi e domani".
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