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Skorupski: “Vi dico quando punto a rientrare! Turnover in porta? La presi male con Motta, ora…”

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Parla Lukasz Skorupski. Queste le parole del portiere rossoblu sull’infortunio e non solo rilasciate ai microfoni di Repubblica. COME VA – “Meglio, il mio obiettivo personale è tornare per la Supercoppa. Vedremo. Tanti...
Marco Astori

Parla Lukasz Skorupski. Queste le parole del portiere rossoblu sull'infortunio e non solo rilasciate ai microfoni di Repubblica.

COME VA - "Meglio, il mio obiettivo personale è tornare per la Supercoppa. Vedremo. Tanti infortuni? Giochiamo e viaggiamo tanto, ci alleniamo e riposiamo poco. Non siamo macchine".


PESSINA - "Gli ho dato un bacio e gli ho detto: tranquillo, oggi fai miracoli. Non ne sono serviti. I tifosi lo hanno aiutato molto. Era importante che non prendesse gol, sono contento per lui. Un po' meno per me".

MIGLIOR STAGIONE - "Forse sì, è per questo che rosico. Ero veramente in forma, giocavo bene anche in Nazionale. Poi ci sono infortuni peggiori, mi consolo. Porto punti? Mi fa piacere che lo pensiate in molti. Io non mi sono mai arreso anche quando non giocavo come volevo e mi ripetevo che col lavoro duro ce l'avrei fatta: ora ho raggiunto il livello cui avevo sempre mirato. Un buon portiere deve fare almeno una decina di punti all'anno".

ESPERIENZA - "L'esperienza mi ha aiutato a fare uno scatto di mentalità. La testa conta tanto. Sono più tranquillo. Se faccio un errore me lo dimentico subito. Prima ci rimuginavo sopra e così ne arrivava un altro. Sono migliorato anche grazie ai miei preparatori, Siciliano e Rosati".

COI PIEDI - "Ho sempre detto e continuo a dire che un portiere per prima cosa deve parare. Qualche allenatore ora guarda prima ai piedi che alle mani, secondo me se partecipi bene al gioco e poi prendi gol a ogni tiro i piedi non servono a niente. Il mister mi ha chiesto questo contributo e mi sono sforzato di accontentarlo".

CON ITALIANO - "Ora giochiamo più diretti verso la porta, facciamo meno passaggi indietro".

TURNOVER IN PORTA - "All'inizio con Motta la presi male, è vero. Con Italiano si capisce prima chi gioca e chi no, ci sono meno sorprese".

DIFESA - "Abbiamo una difesa molto alta. All'inizio abbiamo faticato, ora è un vantaggio. Prendiamo pochi gol e pochi tiri in porta. Era normale che Vitik ed Heggem all'inizio faticassero un po' e sono servito di più io. Il mister chiede a noi portieri di fare la differenza su quell'unico tiro che ci arriva. Prendiamo pochi tiri anche perché usciamo fino a 30-40 metri dalla porta e mi piace, un'uscita di testa vale come una parata e io non ho paura a metterla anche dove l'attaccante mette il piede, sono coraggioso. E non ho mai preso un cartellino fuori area".

FUTURO - "Punto ad arrivare ai 40, sapendo che magari non ci arriverò da titolare. Vorrei andare avanti più che posso, la mia famiglia sta benissimo qui, siamo una squadra speciale, la società è sana. Ripeto che vorrei chiudere la mia carriera qui, è la mia seconda casa".