Marco Silvestri, portiere della Cremonese, ha parlato ai microfoni di DAZN e in conferenza dopo il pari contro il Como. Ecco le sue parole sul ritorno in campo: “Non immaginavo di dover giocare, pur sapendo che aveva un problemino al...
Marco Silvestri, portiere della Cremonese, ha parlato ai microfoni di DAZN e in conferenza dopo il pari contro il Como. Ecco le sue parole sul ritorno in campo: "Non immaginavo di dover giocare, pur sapendo che aveva un problemino al polpaccio Audero. Ero comunque abbastanza tranquillo, ho una certa età, ho tante presenze in A e gioco da tempo a calcio. Conta il lavoro che fai ogni giorno in allenamento, io mi alleno come se dovessi giocare la domenica: la chiave è tutta lì. Non è una questione di interruttore da accendere o spegnere, sono sempre acceso (ride, ndr)", riporta Tmw.
NICOLA - "Già lo scorso anno sono stato vicino a seguirlo a Cagliari, quest'anno ce l'abbiamo fatta. Mi piace il suo modo di fare, sa entrare nella testa dei calciatori, ha un grandissimo staff e prepara le partite con massima perfezione".
VICE AUDERO - "Quest'estate ho fatto fatica a trovare una soluzione, una squadra. Molti pensavano non fossi in condizione o non stessi bene, ma non voglio star qui a discuterne. Io lavoro in settimana come se dovessi giocare la domenica. Poi quando toccherà a Emil bene, così quando toccherà a me. Tra noi portieri c'è un ottimo rapporto, anche con un ottimo preparatore".
EMOZIONE - "Sì, sicuramente. Più che emozione l'adrenalina di dover andare in campo. La voglia di quello che sono stati gli ultimi mesi, di far vedere a chi quest'estate mi ha sbattuto la porta in faccia che posso ancora giocare in Serie A".