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Sarri: “Immobile non si riprende mai se gioca sempre Castellanos! Rammarico Kamada, Guendouzi…”

Andrea Agostinelli
Brutta sconfitta per la Lazio in Champions League sul campo del Feyenoord. Queste le parole del tecnico Maurizio Sarri al termine della partita.

Brutta sconfitta per la Lazio in Champions League sul campo del Feyenoord. Queste le parole del tecnico MaurizioSarri al termine della partita raccolte da lalaziosiamonoi.

IMMOBILE - "Ciro non si può abbandonare. Se si fa giocare sempre Castellanos, Immobile non si riprende mai".

CASTELLANOS - "Io sono stato criticato per aver fatto giocare sempre gli stessi, adesso vengo criticato perché ruoto troppo... mettetevi d'accordo. Lui e Guendouzi li ho tenuti in panchina perché li ho avevo fatti giocare sabato sera. Poi contro una squadra del genere vai a scegliere la tecnica o la fisicità?".

KAMADA - "Io ho più il rammarico per non aver fatto giocare Kamada. Se si esclude l'aspetto tecnico, forse era più una partita da Guendouzi".

CARATTERE - "Io faccio fatica a capirle certe cose. Il carattere, che si giochi in Champions o altre competizioni, io non lo capisco. Le partite sono partite. Capisco che la pressione della Champions. Questa competizione prevede questo tipo di situazioni e di avversari. Faccio fatica a capirlo. Mi sarebbe piaciuto di più perdere per eccesso di faccia di cazzo, mi sarebbe piaciuto di più come atteggiamento".


PRESTAZIONE - "Abbiamo fatto un primo tempo timorosi, anche a giocare, impauriti dalla loro aggressività e pressione. Quando abbiamo preso il primo gol era nell’aria e ci poteva stare, il secondo gol no. Il primo tempo potevamo chiudere sull’1-0, anche se loro il 2-0 se lo meritavano. I dati alla fine non sono così grandi. Il primo tempo non mi è piaciuto, ma sapevamo quello che ci aspettava, pensavo a un atteggiamento molto più di personalità".

PRESSIONE - "Si è fatta male per tempi, per intensità, per continuità. Andando uno a 30 all'ora e l'altro piano piano, è normale che arrivassero da tutte le parti. Il problema è l'atteggiamento, di poca personalità. Sapevamo che sarebbe stata questa la partita, è difficile da digerire il primo tempo che abbiamo fatto. Il secondo gol non si può prendere, il primo era nell'area. Ma il secondo no. È altrettanto evidente che quando ti pressano con questa intensità poi nei 20 minuti finali ti concedono qualcosa e così è stato. Se rimani in partita qualcosa ti concedono, ma quello che non mi è piaciuto è l'atteggiamento remissivo".

CHAMPIONS - "Noi in questa competizione siamo con l'acqua alla gola. Dobbiamo camminare in punta di piedi per non bere. Se diamo il 101% possiamo salvarci, altrimenti andiamo tremendamente in difficoltà. Ora abbiamo due partite in casa e bisogna cercare di sfruttarle il più possibile e poi vediamo la classifica. In un girone di 6 partite se ne perdi una è problematica. La strada ancora lunga, speriamo di riuscire a risistemarla, ma se l’atteggiamento è questo non ce la facciamo. O diamo il 101% o facciamo tanta fatica a starci, siamo con l’acqua alla gola".

PREOCCUPAZIONE - "Sono preoccupato di un aspetto, del fatto che questa squadra, anche nelle partite che fa bene, ha 10 o 15 minuto di vuoto totale. Quello ti lascia un minimo di preoccupazione perché ci sono delle partite in cui hai dei vuoti li paghi cari".

TIMORE -  "Ho visto timore a giocare la palla, noi siamo andati in apprensione e poi sbagliavamo. Ho visto una differenza di carica emotiva e nervosa notevole. Chiaro, loro hanno tre o quattro giocatori con una gamba di altissimo livello, noi no".

DIFESA -  "C’è molto da lavorare su tutti e 100 metri di campo. Il pressing fatto con quella intensità non ha senso, stavamo sbagliando tutto perché li facevamo tornare dentro al campo. Negli ultimi 25/30 minuti abbiamo fatto qualcosa pìu di loro".

FORMAZIONE - "Col senno del poi. Se cambierei qualcosa, non cambierei dove pensi te. Se penso di aver sbagliato la formazione? Mettiamola così, abbiamo perso 3-1 e quindi sì. Non è che si va analizzare una partita persa perché un calciatore era fuori sintonia".

PELLEGRINI - "In questo tipo di partite, con attaccanti offensive, ho bisogno di difensori più applicati sulla fase difensiva. Anche se poi non è andata bene lo stesso".


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