SOLET - "A livello di classifica siamo sicuri, ma non penso che qualcuno si sia adagiato sugli allori. Solet è comunque al primo anno di Serie A, ha fatto bellissime prestazioni, in altre meno e lo sa anche lui. Bisogna essere sempre chiari, noi diamo feedback a lui e lui ne dà a lui dopo le prestazioni in campo, è un ragazzo con alto potenziale. Anche lui però sta imparando, il calcio è uno sport d'alto livello, la costanza è fondamentale, chi riesce a essere costante è un gran giocatore, una buona squadra, etc... più la squadra è concentrata e compatta e più è facile tirare fuori qualità. A volte ci siamo riusciti bene, altre volte meno e adesso siamo in un momento negativo. Nei miei vent'anni da allenatore non avevo mai perso 5 gare di fila, è una cosa uova quindi sto imparando anche io. Dobbiamo lavorare e rimanere tranquilli, poi superata la fase difficile si può migliorare".
KRISTENSEN - "Può interpretare entrambi i sistemi. Anche lui è un ragazzo che non è sempre stato costante, io mi aspetto molto da lui, è il prototipo del difensore centrale moderno. E' veloce, ha buon fisico, si muove bene con il corpo. Ora sono i giocatori che devono trarre i giusti insegnamenti dal passato, questo sarà importante. Kristensen può giocare a 3 o a 4 e io ho fiducia in tutti i ragazzi, anche Kristensen".
SANCHEZ - "Può giocare? "Buona domanda, ha ragione in ciò che dice, le decisioni alla fine le prende il tecnico".
PAYERO - "E' un giocatore che può interpretare più ruoli, a Torino ha fatto bene, ha energia, sa coprire gli spazi e attaccarli, può essere riproposto anche in futuro, ma abbiamo un paio di soluzioni da studiare. L'importante è che sia a disposizione, nelle ultime gare ha fatto bene e abbiamo bisogno di uno come lui. Payero darà il suo contributo, ne sono sicuro".
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