CRITICHE - "Le critiche fanno parte del calcio, non esiste calcio senza critiche e titoli di giornali negativi. Fa parte di questo sport e della vita quotidiana. Sono molto autocritico e a livello di staff tecnico analizziamo ogni errore. Vogliamo vedere la partita in maniera obiettiva, la riguardiamo 5/6 volte dopo e calcoliamo diversi fattori come i chilometri percorsi. Bisogna convivere con le critiche ma siamo tranquilli. Non ci facciamo influenzare. Lavoriamo con questa mentalità e possiamo sfruttare questi impulsi come segnali dell'emotività dell'ambiente. Dobbiamo sfruttarle a nostro vantaggio. Sono andato a vedere quante gare l'Udinese ha vinto in casa negli ultimi dieci anni e sono pochissime. Prima del mio arrivo ne avevano vinta 1 su 19, l'anno scorso ne abbiamo vinte 7 su 19 e negli ultimi dieci anni solo due volte avevano fatto meglio. Vogliamo rendere il nostro stadio un fortino, bisogna lavorare in maniera intensa. Bisogna accettare ed essere coscienti di questa situazione. Se si è tifosi dell'Udinese bisogna anche 'soffrire' sapendo che per noi è importantissimo che loro ci diano la giusta energia. Purtroppo con il Cagliari non siamo riusciti a vincere, dobbiamo lavorare per colmare questo gap".
IKER BRAVO - "Non posso dare una stima precisa. Abbiamo tanti giocatori nel reparto offensivo, un buon mix di giocatori esperti e giovani. C'è tanta concorrenza davanti e questo fa parte delle squadre di Serie A. Vogliamo funzionare come squadra e come gruppo. Ho parlato con Bravo, penso che questa avventura in Cile sia stata formativa per lui. Ha giocato tanto ed è tornato senza infortuni. Ha svolto due allenamenti da quando è con noi, sarà convocato per Cremona e vedremo chi partirà dal primo minuto e chi subentrerà".
PAROLE DS - "L'ho lette ma già lui mi aveva avvertito. Ho grande rispetto con la stampa e non sono mai entrato in conflitto con loro. Ognuno cerca di fare il proprio lavoro nella miglior maniera possibile. L'Italia è molto conosciuta per la passione per il calcio e vi sono diverse opinioni su ogni allenatore. Ciò che conta alla fine è guardare la classifica e vedere se sono stati raggiunti gli obiettivi. Lavoriamo di settimana in settimana per far crescere tutti i giocatori e per oliare ancora meglio i nostri meccanismi. Lavoriamo su molti fattori che sono poi alla base dei nostri risultati. Sappiamo che dobbiamo migliorarci e vogliamo farlo, non stiamo vivendo una situazione drammatica. Guardiamo le statistiche, abbiamo 8 punti e potevamo averne anche di più. Sarebbe stato grandioso ma mantenendo questa media ci salveremmo usando il condizionale. Adesso concentriamoci su questa partita, perché noi non ci adagiamo sugli allori. Se si vincono due partite non si può lottare per un posto in Europa. Tre anni fa con Sottil hanno vinto 6 gare di fila e poi a fine stagione hanno fatto appena 3 punti rispetto a noi l'anno scorso. C'era tanta euforia ma bisogna sempre rimanere sul pezzo. Noi vogliamo migliorare in campo e ottenere risultati in casa".
ATTA - "Rispetto all'ultima stagione Atta è migliorato, stiamo parlando molto con lui e gli stiamo sottolineando dove deve migliorare sia dal punto di vista fisico che tattico. Deve leggere meglio le situazioni che si creano durante la partita ma è molto forte nell'uno contro uno. È in fiducia e ci prova sempre in allenamento. Anche Zaniolo migliorerà sotto questo aspetto appena cresce di condizione. Sono giocatori che sono bravi e se vogliamo essere una buona squadra dobbiamo essere incisivi nell'uno contro uno".
DIFESA - "Il sistema di gioco non è una religione, è una struttura che si lavora sul campo ma può anche variare. Il 3-5-2 ci dà più stabilità e abbiamo sei difensori centrali. Ora senza Kristensen sono cinque e Palma è molto giovane. Bertola e Goglichidze poi sono molto giovani, Solet ha 25 anni e non ha l'esperienza di un trentenne. Poi c'è Kabasele che è un leader, trasmette tranquillità nello spogliatoio ma anche in campo ed è per questo motivo che abbiamo deciso di tenerlo. Lui giocherà lunedì e credo che stia a lui occupare la posizione centrale della difesa a tre, perché ha dei compiti diversi rispetto ai due braccetti. Sono contento sia a disposizione e possa scendere in campo. Lunedì abbiamo l'occasione di dare la giusta risposta sul campo e non a parole".
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