BARONI - "È una brava persona, intelligente e aperto al dialogo. Ci chiede tanto e cosa ne pensiamo su diverse cose, questo aiuta giocatori anche giovani come me a crescere e a capire più facilmente gli errori. È bello poter creare questo rapporto con il proprio allenatore. È bravo sia a gasarci sia a tenere i piedi per terra e pensare partita dopo partita, quando sei giovane vuoi fare tutto e subito, è giusto invece che ci siano degli step da fare".
GRUPPO - "Quest'anno ci divertiamo quando giochiamo e si vede, c'è un gruppo forte, tanti amici all'interno dello spogliatoio. Abbiamo un bel rapporto anche con i nuovi, credo sia la forza di questa Lazio. Tanti francesi? Sì, questo sì, però ci sono tanti italiani, quindi è una bella lotta! Le due fazioni sono francesi e italiani".
GUENDOUZI - "Da quando sono arrivato e c'è lui, Italia-Francia è una battaglia continua! I duelli in nazionale? Ha fatto ridere perché voi li avete visti durante la partita a San Siro, in realtà succede in ogni allenamento tra di noi, sempre quando giochiamo contro, è la normalità. Appena uno dei due sbaglia l'altro ha qualcosa da dire ma è fatto apposta, per ridere. È divertente perché è stimolante. Guendouzi poi è un grande giocatore, è bello confrontarsi con lui, ti fa crescere".
NAZIONALE - "La chiamata? Ci speravo ma non me l'aspettavo. Ero in macchina con la mia ragazza e iniziano ad arrivarmi da mio padre, i miei amici, tutti. Ho pensato 'strano'. Stavo parlando con lei, quindi inizialmente non ho risposto. Poi apre Instagram e mi dice 'Guarda che ti hanno convocato in Nazionale!'. Ho chiamato mio padre che era in lacrime, è stato un momento molto bello".
MODRIC - "È sempre stato il mio idolo, ho sempre provato a imitarlo anche se è impossibile, di Modric ce n'è solo uno. Quando ha vinto il Pallone d'Oro per me è stato il massimo: faceva gol, assist, recuperava palloni, faceva giocare la squadra. Un giocatore straordinario. Cosa provo a rubargli? Sicuramente la tranquillità che ha con la palla tra i piedi, sicuramente non i gol perché sono ancora a zero con la Lazio".
GOL ANNULLATO - "Se ci sono rimasto male? Molto, avevo provato un'emozione incredibile, avevo fatto quella corsa dai tifosi che aspettavo da un anno e mezzo ma sono sicuro che arriverà presto".
MALDINI - "È il mio migliore amico nel mondo del calcio, siamo cresciuti insieme a Milano frequentando gli stessi amici e ci vediamo spesso quando torno a Milano".
DESIDERIO - "L'ho sempre detto, vorrei alzare un trofeo con la Lazio, è il primo obiettivo più che un desiderio. Non credo di potermelo immaginare ma spero di riuscirci. Se non sarà quest'anno sarà quello dopo, altrimenti quello dopo ancora".
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