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Ricci: “Milan e City? Fa piacere, rispondo così: la strada è quella giusta! Il Torino e il mio ruolo…”

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Samuele Ricci è tra i convocati di Spalletti per i due impegni di Nations League. Dal ritiro di Coverciano ha rilasciato un'intervista ai microfoni di RaiSport, facendo il punto tra la Nazionale e Torino. Ecco le parole del centrocampista.
Tommaso Lerro

Samuele Ricci è tra i convocati di Spalletti per i due impegni di Nations League. Dal ritiro di Coverciano ha rilasciato un'intervista ai microfoni di RaiSport, facendo il punto tra la Nazionale e Torino. Ecco le parole del centrocampista riportate da TMW.

PAREGGIO COL BELGIO - "Il valore del sacrificio all'interno di una squadra penso sia una delle cose più importanti, come è successo giovedì, le partite si possono complicare, non è da tutti portarle in fondo. Se non riesci a vincere, magari pareggi. Ci gratifica molto, significa che abbiamo quel valore. Ora bisogna lavorare e pensare a Israele".


CARATTERISTICHE - "Guardarsi alle spalle? Può fare la differenza, poi uno deve essere già predisposto a un certo tipo di gioco. Non si allena come altre cose l'essere centrocampista, comunque ho allenato il fatto di girare la testa. Tante volte non basta neanche guardare due volte, anzi devi farlo il doppio. È una cosa che mi hanno insegnato, anche Spalletti mi ha detto di farlo molto. È molto importante. Il mio mister a volte mi manda dei video, molti di Rodri. Lì si vede la stoffa del grande giocatore, anche su piccole cose".

ITALIA TORNATA GRANDE - "Noi dalla nostra sappiamo che abbiamo grandi qualità, tecniche e umane, però poi parla il rettangolo verde, va dimostrato sul campo".

SPOGLIATOIO DIVERSO DALL'EUROPEO - "Sì, è un po' diverso, ma più o meno i giocatori sono gli stessi. Ci sono tanti millennials, ci conoscevamo già prima, ma la cosa importante è stata la parte che hanno quelli più 'vecchi', che si sono sempre comportati benissimo, ci danno una mano e fa la differenza. Possiamo avere delle insicurezze sul campo, come è giusto che sia, però loro ci hanno sempre aiutato ad affrontarle. In allenamento c'è lo spirito giusto, ci alleniamo per migliorare".

CLICK CONTRO LA FRANCIA - "Si può dire di sì, questo è un po' il calcio. Magari fai 100 partite, poi ne viene considerata solamente una. Ci siamo trovati subito uniti, c'è stata una grande prestazione della squadra, per me era la prima dopo l'Europeo mancato".

RUOLO - "Se mi sento a mio agio? Devo ancora migliorare su tantissime cose. Ho già fatto il mediano in passato, ma devo migliorare il posizionamento, che fa tantissimo la differenza. Anche con Vanoli lo guardo molto, mi manda dei video".

ACCOSTAMENTO A MILAN E CITY - "Milan e City? Sicuramente fa tantissimo piacere, ma ho imparato a conoscere il calcio un po'. Quando le cose vanno bene vieni accostato a questi club e gratifica perché significa che il lavoro è quello giusto, la strada è quella giusta".

TIFOSERIA DEL TORINO - "Meritano qualcosa in più, è un club importante con una storia che quasi nessuno ha e quindi giustamente i tifosi sono esigenti. Noi è giusto che li ripaghiamo degnamente".